martedì 25 giugno 2024

Elio Pecora

 

Elio Pecora (n. 1936)

Premio Speciale “Alla Carriera”

XII edizione del Premio – 2023/2024

 

 

Biografia dell’autore:

 

Elio Pecora è nato a Sant’Arsenio (SA) nel 1936. Dal 1966 abita a Roma. Ha pubblicato raccolte di poesie, racconti, romanzi, saggi critici, testi per il teatro. Ha diretto per vent’anni la rivista internazionale «Poeti e Poesia». Ha collaborato per la critica letteraria a quotidiani e riviste («La Voce Repubblicana», «La Stampa», «Tuttolibri», «Il Mattino», «La Repubblica», «Mercurio», «Reporter», «L’Espresso», «Tempo Illustrato», «Wimbledon») e al primo, secondo e terzo programma RAI.

I suoi libri di poesia: La chiave di vetro (Cappelli, 1970), Motivetto (Spada, 1978), L’occhio corto (Studio S., 1985), Interludio (Empiria, 1987; 1990), Dediche e bagatelle (Rossi & Spera, 1990), Poesie 1975-1995 (Empiria, 1997; 1998), Per altre misure (San Marco dei Giustiniani, 2001), La società dei poeti (San Marco dei Giustiniani, 2001), Nulla in questo restare (Il ramo d’oro, 2004), Favole dal giardino (Empiria, 2004; 2013), Simmetrie (Mondadori Lo Specchio, 2007), La perdita e la salute (I quaderni di Orfeo, 2008), Tutto da ridere? (Empiria, 2010), Nel tempo della madre (La vita felice, 2011), In margine (Oedipus, 2011), Dodici poesie d’amore (Frullini, 2012), Scrivo da un mondo stretto (2016), Nel tempo della madre e altre poesie perse e disperse (La Vita Felice, 2017), Rifrazioni (Mondadori, 2018), Nell’aria del mattino (frammenti di un prologo) (Il Bulino, 2019 – con immagini di Giulia Napoleone), L’avventura di restare (Crocetti, 2023).

Sue poesie sono apparse tradotte, fra altre lingue, in francese, inglese, rumeno, iugoslavo, arabo, brasiliano. Sue raccolte di poesia sono state edite in volume in portoghese, in olandese, in inglese, in francese (Poemas Escolhidos, Quasi 2008; Liefdesomheining, Serena Libri, Amsterdam 2011; Selected poems, Gradiva Publications 2014; L’attente téméraire, ed. Convivium, Luxembourg 2018).

Ha curato: Sandro Penna. Confuso sogno (Garzanti, 1980), Antologia della poesia del Novecento (Newton & Compton, 1990), Sandro Penna poeta a Roma (Electa, 1997), Diapason di voci (quarantadue poeti per Sandro Penna) (Il Girasole, 1997); Ci sono ancora le lucciole (poesie di sessantadue poeti italiani) (Crocetti, 2003); I poeti e l’amore nel Novecento italiano (Pagine, 2005), Il cammino della poesia. Antologia poetica (2013).

I suoi libri di poesia per i bambini pubblicati dalle edizioni Orecchio Acerbo sono L’albergo delle fiabe e altri versi, (2007 – con disegni di Luci Gutiérrez), Un cane in viaggio (2011 – illustrato da Beppe Giacobbe), Firmino e altre poesie (2014 – illustrato da Mirjana Farkas). Ha scelto e riscritto venticinque fiabe di Giambattista Basile, da Lu cunto de li cunti, apparse nelle edizioni Mondadori (2003) con illustrazioni di Paolo D’Altan. Ha curato e pubblicato l’antologia di poesie italiane del Novecento per i bambini per le scuole elementari La strada delle parole (Mondadori, 2003; 2016).

I suoi libri di prosa: Estate (Bompiani, 1981), Sandro Penna: una biografia (Frassinelli, 1984; 1990; 2006), I triambuli (Pellicano, 1985), La ragazza col vestito di legno e altre fiabe italiane (Frassinelli, 1992),  L’occhio corto (Il Girasole, 1995), Queste voci, queste stanze. Conversazioni con Paolo Di Paolo (Empiria, 2008), La scrittura immaginata (Guida, 2009), La scrittura e la vita (Aragno, 2012), Il libro degli amici (Neri Pozza, 2017), Quasi un diario (Empiria, 2021), Nel dolce rumore della vita. Biografia di Sandro Penna (Neri Pozza, 2022).

I testi per il teatro rappresentati: Alcesti (1984) messo in scena a Roma Teatro Spazio Uno per la regia di Enrico Job; Pitagora (edito nei Quaderni del Comune, Crotone, 1987) e messo in scena a Crotone per la regia di Luisa Mariani;  Prima di cena (vincitore del Premio IDI 1987, edito in «Sipario» n°474, gennaio-febbraio 1988) e rappresentato a Roma al Teatro Belli per la regia di Lorenzo Salveti; Nell’altra stanza (1989), edito in «Ridotto» n°7-8, agosto-settembre 1989 e rappresentato a Roma al Teatro Due per la regia di Marco Lucchesi; Il cappello con la peonia (1990) messo in scena a Roma al Teatro Due, per la regia di Marco Lucchesi; A metà della notte (edito da L’Obliquo di Brescia nel 1990) messo in scena al Todi Festival 1992 per la regia di Maria Assunta Calvisi; Trittico (1995) messo in scena a Roma, al Teatro Due, per la regia di Marco Lucchesi; il monologi Sandro Penna una cheta follia rappresentato con regista e interprete Massimo Verdastro, sia a Roma  che a Palermo 2018-19.

Le radiocommedie trasmesse: Il giardino (RadioTre, 21 luglio 1996); Il segreto di Lucio (RadioTre, 19 ottobre 1997); Sandro Penna: una cheta follia (Radio Suite, 21 marzo 2017).

Quattro dei testi teatrali sono stati pubblicati nel 2009 dall’editore Bulzoni nel volume Teatro; nel 2021 le edizioni Il ramo e la foglia hanno pubblicato Tre monologhi: Penna – Wilcock – Morante.

Ha curato per la RAI (Dipartimento Scuola ed Educazione, Radio per gli Stranieri, Radio 2 e Radio 3) oltre cento recensioni di volumi di prosa e di poesia, oltre a svariate partecipazioni a tavole rotonde, interviste, interventi vari e numerosi programmi fra i quali: “Un libro, una regione” (20 puntate); “Il Sud nella letteratura contemporanea” (8 puntate); “Le fiabe italiane nelle raccolte dell’ ‘800 (20 puntate); “Scrittori dimenticati o trascurati del Novecento Italiano” (14 puntate); “I poeti e il sogno” (10 puntate); “I poeti e il mattino” (10 puntate); “Scienza e letteratura” (14 puntate); “Le città e la musica” (14 puntate).

Fra il 1978 e il 1999 ha curato, a Roma, a Perugia, a Terni, a Comiso, e in diverse altre località, numerosi incontri di poesia in teatri, gallerie, biblioteche, librerie ai quali hanno partecipato poeti di diverse generazioni (da Sinisgalli a Bassani, da Scialoja a Bemporad, da Arbasino a Magrelli).

Nei primi anni Ottanta si è occupato, con Maria Luisa Spaziani,  delle attività pubbliche del “Movimento Poesia” divenuto in seguito “Centro Montale”, chiamando a Roma, nel Teatro dei Dioscuri e nel Teatro Flaiano, fra gli altri  Luzi, Raboni, Dolci, Caproni.

Ha presieduto, per oltre un decennio, l’Unione Lettori Italiani che, con l’egida del Ministero Dei Beni Culturali, curava il premio “Un libro per la scuola, un autore per domani”.

Ha presentato, lungo un trentennio, alcune centinaia di romanzi e raccolte di poesia e volumi di saggistica, presenti gli autori più diversi (da Siciliano alla Sanvitale, da Bufalino a Maraini, da Moravia a Bertolucci, da Golino a Kezich), in librerie, gallerie, teatri a Roma e in varie città italiane. Attività che svolge tuttora.

Ha curato a Roma per l’ENAP (Ente Nazionale Assistenza Scrittori, Musicisti, Scrittori) due rassegne di poesia, nel teatro Delle Arti e nel teatro Euclide, alle quali hanno partecipato fra gli altri Giudici, Erba, Cucchi, Loi, Lamarque, Insana, Ruffilli.

Per l'Associazione Dario Bellezza ha curato una rassegna della poesia giovane contemporanea alla quale hanno partecipato diciotto poeti, da Edoardo Albinati ad Antonio Riccardi, e una rassegna delle riviste italiane di poesia.

Ha curato e cura laboratori di scrittura di prosa e di poesia in numerose scuole di vario ordine e grado a Roma e in altre città.

Ha curato a Perugia nel 1990 e a Roma nel 1997 e nel 2006, per gli Assessorati alla Cultura delle due città, convegni di studi e mostre di autografi e documenti vari su Sandro Penna, poi raccolti in volume dall'Electa in due successive edizioni. 

Fra ottobre 2010 e giugno 2011 ha incontrato per il ciclo “interviste possibili”, nella libreria romana Bibli, fra gli altri: Alberto Asor Rosa, Eugenio Scalfari, Tullio De Mauro, Luigi Lombardi Satriani, Rosario Priore, Maria Luisa Spaziani, Maurizio Soldini.

Ha prefato numerosi libri di prosa e di poesia apparsi in diverse edizioni. Ha presentato in catalogo numerosi pittori e disegnatori.

Suoi testi poetici sono stati musicati da Fabrizio De Rossi Re, Giovanni Guaccero, Mauro Bortolotti, Toni Pagliuca, Tullio Visioli.

Numerosi i premi letterari ricevuti nel corso della sua lunga carriera tra cui (per la poesia): il “Circe-Sabaudia” (1987), il “Franco Matacotta” (1987), il “Calliope” (1987), il “Le Muse” (1997), il “Salerno-Alfonso Gatto” (1997), il “Venezia” (1997), il “Dessì” (2001), il “Mondello” (2008), il “Frascati” (2008), il “Penne” (2008); il “Fiore” (2008), il “Cesare De Lollis” (2008), il “Tagliacozzo” (2010), il “Sant’Elia-Fiume Rapido” (2011), il “Ritratti di Poesia” (2015), il “Minturnae” (2017), il “Procida - Concetta Barra” (2017), il “Laudomia Bonanni - L’Aquila” (2018), il “Laurentium” (2018), il “Le Nuvole Teatro” (2018), il “Cilento Poesia” (2019), il “Rivello -Amelia Rosselli” (2021), il “Franco Loi - Ponte di legno” (2021), il “Premio per la pace” (2023). Vincitore anche dei Premi “Città di Enna” (1981) per la prosa; “Castiglioncello” (1984) per la biografia; “IDI -Istituto del Dramma Italiano” (1987) per il teatro; “Fontevivo” (2008) per la poesia dei bambini; “Lionello Fiumi” (2012) per la traduzione.

Nel 2006 l’Università di Palermo, Facoltà di Scienze della Formazione, lo ha insignito della Laurea ad honorem in Scienze della Comunicazione. Per conto della stessa Facoltà le edizioni San Marco dei Giustiniani hanno pubblicato il volume L’avventura di restare (le scritture di Elio Pecora) a cura di Roberto Deidier con contributi vari fra i quali Daniela Marcheschi, Biancamaria Frabotta, Giorgio Nisini. Nel 2017, per decreto del Presidente della Repubblica, è stato insignito del titolo di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Hanno scritto della sua attività letteraria e sui suoi libri, tra gli altri, Dario Bellezza, Alfonso Berardinelli, Tommaso Chiaretti, Franco Cordelli, Stefano Crespi, Elena Croce, Milo De Angelis, Gianni D’Elia, Luce D’Eramo, Tommaso Di Francesco, Paolo Febbraro, Alessandro Fo, Bianca Maria Frabotta, Roberto Galaverni, Enzo Golino, Elvio Guaglini, Ida Magli, Daniela Marcheschi, Giorgio Manacorda, Matteo Marchesini, Giuseppe Marchetti,  Paolo Mauri, Alberto Moravia, Giorgio Nisini, Sandro Penna, Felice Piemontese, Domenico Prisco, Giovanni Raboni, Gino Ruozzi,  Enzo Siciliano, Giacinto Spagnoletti,  Achille Tartaro,  Emanuele Trevi. 

Varie le monografie sulla sua attività: Il giardino di Elio Pecora (Società Editrice Dante Alighieri, 2016) a cura di Annamaria Vanalesti; Navigando destini. La geografia umana di Elio Pecora (Empiria, 2017) a cura di Roberto Deidier; Sud I poeti. Elio Pecora (Macabor, 2020) a cura di Bonifacio Vincenzi; L’avventura di restare: le scrittore di Elio Pecora (Devoto, 2008).

 

 

 

Motivazione del conferimento del Premio:

 

 

Elio Pecora, con la sua pluridecennale attività poetico-letteraria, si è distinto sulla scena culturale italiana e non solo quale una delle voci più significative e prestigiose della nostra letteratura. Il percorso da lui intrapreso, illuminato dal verbo della parola e permeato dalla pronunciata sensibilità lirica, lo ha condotto a collaborare nel tempo a festival, riviste, progetti collettivi e numerose altre realtà nelle quali il suo verso è stato letto, interpretato, condiviso con un gran numero di persone. La ricezione della sua opera è stata ed è trasversale, giungendo a un pubblico variegato, che proviene da generazioni e tradizioni differenti.

Nel solco di padri putativi quali il perugino Sandro Penna e – pare di rivelare – lo spagnolo Luis Cernuda, l’impronta lirica si è contraddistinta per la disanima personale effettuata tra lo scavo e l’auscultazione, tra l’analisi e il bisogno di rivelazione. Tematiche quali l’infanzia, i rapporti con i genitori, l’amore, il dileguarsi del tempo, il senso di mancanza e la percezione della distanza – configurabile in concetti e personalizzata – sembrano essere alcuni dei capisaldi che strutturano le liriche.

Notevoli appaiono anche le forme vicine al prosimetro, tendenzialmente legate a una tradizione colta che ha un’ampia storia nella nostra storia letteraria, che vede nella forma del poemetto una scelta privilegiata.

L’avventura di restare, una delle non ultime operazioni antologiche della sua vasta raccolta poetica, rappresenta un valido trampolino di lancio per poter approfondire il mondo poematico, i motivi ispiratori e le trame nostalgiche e vivide della sua poesia, specchio di una vita ricca di circostanze, incontri, momenti decisivi e rivelatori.

Sarà possibile constatare con efficacia l’importante influenza esercitata dai testi della tradizione classica su di lui (molte le poesie dedicate ai luoghi del mito nel Mediterraneo), che lo portano anche ad operazioni di riconosciuta partecipazione quali la citazione, l’intertesto, omaggi tanto letterari quanto filosofici. Non mancano le dediche ad alcuni grandi da lui conosciuti e frequentati: Eugenio Montale, Elsa Morante, Alberto Moravia, Sandro Penna, Pier Paolo Pasolini, Amelia Rosselli, tra gli altri.

Alcuni tra i testi più potenti sono senz’altro quelli dedicati ai propri genitori, rivolti a un passato di amore e nostalgia, che permea ancora, nell’attualità, le ore della sua esistenza. Al padre Arsenio scrive: “Ombra che indugi nella memoria confusa / come al ritorno da un lontano viaggio // […] // Vecchio randagio lungo deserti di acqua, / partito ragazzo da un paese di selve, // […] // avevi gli anni che compio mentre ti parlo[1]. E alla madre: “Ti toccherà di perderti, / sarà un giorno dei tanti, / dove si persero le voci amate; // da sola scenderai, / è norma inesorabile, / dove scesero le ombre toccate[2].

Il pensiero ricorrente alla finitudine, all’aspetto transeunte del dato umano, predomina nei pensieri del Nostro, come avviene in molti dei Sonetti shakespeariani e nelle divagazioni tormentate del già richiamato Luis Cernuda (col quale numerosi sono i punti di contatto). Citiamo alcuni versi del Nostro in cui affronta l’eterno tema dell’incessante divenire volto alla consumazione e alla fine e la labilità della memoria: “Ma nelle mie parole v’è il morire / che ci spetta, la brevità del tempo / che ci fu dato in oscura misura, / v’è la passione che non sa durare / oltre il fievole battito sul cuore[3]; “Non è un patto saldo la memoria, / nemmeno un ripostiglio stracolmo, / addirittura un pozzo dal quale attingere / acque purissime // […] // Così – smarriti e ritrovati – andiamo // […] // E ci inganna la memoria, / ci inganna[4].

 (Motivazione critica stilata da LORENZO SPURIO, Presidente del Premio)

 

  

 

Nota:

 I presenti testi corrispondo a quelli pubblicati nell’opera antologica del Premio. E’ vietata la riproduzione in forma integrale e/o di stralci su qualsiasi tipo di supporto senza l’autorizzazione da parte dell’autore.




[1] “Al padre” da Figure e dediche, in Elio Pecora, L’avventura di restare. Poesie 1970-2020, Crocetti, Milano, 2023, p. 69.

[2] Da Nove poesie alla madre, in Elio Pecora, L’avventura di restare, op cit., p. 84.

[3] Da raccolta Recinto d’amore, in Elio Pecora, L’avventura di restare, op cit., p. 102.

[4] “La memoria” da Accordature (inediti), in Elio Pecora, L’avventura di restare, op cit., p. 217.

Alfredo Bartolomei Cartocci

 

Alfredo Bartolomei Cartocci (1945-2022)

Premio Speciale “Alla Memoria”

XII edizione del Premio – 2023/2024

 

 

Biografia dell’autore:

 

Alfredo Bartolomei Cartocci è nato a Recanati (MC) nel 1945.

Autore in vernacolo anconitano, regista, attore teatrale, conferenziere e relatore in incontri tematici sul dialetto e sulla cultura popolare relativa al capoluogo dorico.

Autore di tre pubblicazioni nelle quali ha affiancato, accanto alle sue commedie e atti unici esilaranti, un ponderoso e apprezzato studio sulle origini e sullo sviluppo del vernacolo anconitano sino ai giorni nostri. Le tre opere pubblicate sono: Cose de ogi, cose de sempre… scenette comiche in vernacolo anconitano (Coopergraf, 1990), volume contenente anche le etimologie e i cenni sulle principali caratteristiche grafiche, grammaticali e sintattiche dell’idioma anconitano; Cose de ogi, cose de sempre 2… II (il ritorno!). Scenette, atti unici, commedie e poesie in vernacolo anconitano (Puntoeacapo, 2006) in cui figura anche il prezioso saggio scritto dalla figlia Chiara Bartolomei Cartocci dal titolo “L’anconitano nei testi teatrali del sec. XX” che può essere considerata la prima “storica” tesi di laurea sull’evoluzione dell’idioma anconitano attraverso i testi teatrali di Giangiacomi, Schiavoni e Cartocci, con etimologie e glossario; Così giusto pe’ ride… atti unici e scenette inedite in vernacolo anconitano (Copergrafica, 2018).

Nell’arco della sua vita Cartocci ha inoltre collaborato con «RAI Marche», «Radio Arancia», «Radio Conero» e «Radio-Tv Galassia» e con i quotidiani «Il Messaggero» e «Il Resto del Carlino».

In campo teatrale ha fondato e diretto per quasi quaranta anni la Compagnia Teatrale “Puntoeacapo” che ha messo in scena numerose commedie divertenti scritte da lui e da altri, che hanno arricchito il clima popolare locale e fatto divertire intere generazioni.

Ha tenuto corsi di vernacolo anche per insegnanti e ha partecipato, in qualità di esperto, a numerosi convegni in materia. Tra i più recenti ne ricordiamo alcuni a continuazione.

L’Associazione Culturale “La Guglia” di Agugliano in collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato (CSV) Marche organizzò l’11 ottobre 2015 il convegno “Lingua popolare e scrigni di tradizioni” che si tenne presso la Sala del Consiglio Comunale. Tra gli esperti invitati a parlare del dialetto, oltre al prof. Sanzio Balducci dell’Università degli Studi di Urbino, Ennio Donati, studioso del dialetto camerte-matelicese, Riccardo Manzini, studioso del dialetto fermano e Tania Paciaroni, linguista e studiosa del dialetto maceratese, per il vernacolo anconitano c’era Alfredo Bartolomei Cartocci.

L’Associazione Culturale “Euterpe” di Jesi organizzò il 2 aprile 2017 un convegno sui dialetti della provincia di Ancona che si tenne all’Auditorium San Rocco di Senigallia. Cartocci intervenne con un discorso dal titolo “L’anconitano: un dialetto isolato” nel quale si concentrò a sottolineare l’isolamento caratterizzante il dialetto anconitano portando alcune letture di vernacolari noti quali Duilio Scandali. In rappresentanza degli altri dialetti parteciparono: Andrea Scaloni (senigalliese), il prof. Antonio Ramini (jesino) e Teseo Tesei (fabrianese).

Sempre organizzata dalla medesima associazione fu la presentazione dell’antologia a scopo benefico dal titolo Adriatico: emozioni tra parole d’onde e sentimenti che si tenne nella Sala Boxe della Mole Vanvitelliana (Lazzaretto) ad Ancona il 29 settembre 2018. Cartocci intervenne con un discorso dal titolo “Il poeta e la pesca: versi anconitani” col quale incuriosì il folto pubblico con schermaglie ed episodi divertenti tratti da alcuni versi scelti di vernacolari anconetani (Scandali, Schiavoni, Giangiacomi) aventi come contesto il porto dorico, il mondo della pesca, la durezza del lavoro del pescatore, il rapporto uomo-mare.

Alcune poesie in vernacolo anconitano vennero recitate in differita da Cartocci e da Peppe Bartolucci e trasmesse in un video durante la cerimonia di conferimento da parte del sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli, della più alta onorificenza civica, il Ciriachino, cerimonia tenutasi senza pubblico (a causa delle restrizioni Covid) al Teatro delle Muse di Ancona il 4 maggio 2020.

Centrale la presenza di Cartocci anche a uno degli appuntamenti del progetto “Le voci dei protagonisti delle Marche” organizzato dall’Unitre di Ancona con il patrocinio e il sostegno del Ministero della Cultura (MIC) ovvero quello dal titolo “Duilio, il poeta di Ancona. Omaggio al più grande poeta del vernacolo anconetano” andato in scena il 4 dicembre 2021 al Cinema-Teatro Dorico di Ancona. In quel contesto Cartocci propose uno spettacolo – di cui curò la regia – realizzato dal laboratorio teatrale dell’Unitre (presso tale ente aveva svolto il ruolo di docente proprio per la materia di “Laboratorio teatrale”).

Ha curato note critiche di accompagnamento ad alcuni libri di poesie in vernacolo anconetano di autori terzi tra cui la prefazione a La voce e l’anima del populo. Vernaculo, amicizia, amore, storia (Fagnani, Ancona, 1983) di Ernesto Marini (1912-1989) noto come “Nazarè” e, più recentemente, l’introduzione a Dó sorele in verzi. Un suriso e un po’ de core. Rime in vernacolo anconitano (New Tj, Jesi, 2023) di Cesarina Castignani Piazza (1946-2021) e Annamaria Castignani (1941).

Nel 2008 gli è stato attribuito l’attestato di civica benemerenza con la medaglia d’argento da parte del Comune di Ancona per lo studio e la diffusione del vernacolo anconitano.

È deceduto nella sua casa a rione Capodimonte, ad Ancona, nel marzo del 2022.

Commosso e particolarmente partecipe fu il messaggio di cordoglio del sindaco di Ancona Valeria Mancinelli che si fece portavoce di un pensiero comune: “Alfredo era l’anima di Ancona.    Uno dei cuori più pulsanti e innamorati della nostra città. Era colto e gentile, studiava senza sosta e amava le persone, stare con le persone e nelle strade. Teneva conferenze dotte e ci allietava con letture piene di allegria popolare. Partecipava a tante iniziative, con lo spirito di un ragazzo, e sempre con ironia. Partecipò anche, e ne sono orgogliosa, accanto a me alle elezioni del 2018 quando volle candidarsi con entusiasmo e competenza. La sua scomparsa è una perdita incolmabile, e non possiamo che farne un esempio di passione” (Fonte: Ansa Marche).

 

 

 

Motivazione del conferimento del Premio:

 

Alfredo Bartolomei Cartocci (1945-2022) è stato un grande e appassionato studioso del vernacolo anconitano e della cultura tradizionale del capoluogo dorico. Lo testimoniano non solo alcune sue pubblicazioni e una serie di scenette e opere comiche portate in scena con particolare entusiasmo del pubblico, ma la sua ricerca approfondita di temi, forme linguistiche e aspetti caratteristici dell’idioletto anconitano, dialetto particolarissimo come pochi che si parla nel solo comune dorico e che, non appena ci si discosta dallo stesso, si perde per trovare forme diverse di commistione con altri dialetti, tanto gallo-italici che vicini ai meridionali come il camerte-maceratese.

Amante del teatro, ha condotto come docente corsi e formato, col suo metodo fatto di sapienza ed ironia, molte persone, di diversa generazione. Dicitore in eventi e conferenziere, ha dedicato il suo studio ai grandi dialettali anconetani del secolo scorso con particolare attenzione a Duilio Scandali (1876-1945), celebre autore delle raccolte di sonetti La bichierola (1932) e El Vangelo de mi’ nona (1948, postumo).

La sua esperienza personale di studio e produzione letteraria unitamente alla sua ideazione di iniziative culturali ne fanno un esponente importante non solo per il Comune di Ancona ma per l’intera Regione che va degnamente ricordato. Da parte nostra, lo facciamo oggi, con il conferimento del Premio Speciale “Alla Memoria”.

 (Motivazione critica stilata da LORENZO SPURIO, Presidente del Premio)

  

 

Nota:

 I presenti testi corrispondo a quelli pubblicati nell’opera antologica del Premio. E’ vietata la riproduzione in forma integrale e/o di stralci su qualsiasi tipo di supporto senza l’autorizzazione da parte dell’autore

Elvio Grilli

 


Elvio Grilli (n. 1951)

Premio Speciale “Alla Cultura”

XII edizione del Premio – 2023/2024

 

 

Biografia dell’autore:

 

Elvio Grilli è nato ad Acqualagna (PU) nel 1951. Risiede a Fano (PU). Dopo la maturità magistrale si è laureato all’ISEF – Scienze Motorie presso l’Università di Urbino. Molteplici sono state le sue esperienze in ambito sportivo, da allenatore e da dirigente, in varie discipline (calcio, nuoto e ciclismo).

Poeta, nel corso degli ultimi anni si è imposto come una delle voci più distinte e peculiari dei dialettali marchigiani, curando la poesia in dialetto fanese. La sua produzione annovera le pubblicazioni: Non avría mai créso (RGM, 2010); Anca sa! (Conte Camillo, 2012), Tut č’ha un vèrs! (Kairòs, 2016), Nindo faendo (Bertoni, 2019), Sfiocchetta (Digital Team, 2020), Pinòchi (Digital Team, 2020) e Anima e Còr (Bertoni, 2023).

È inserito in numerose antologie poetiche tra cui: Convivio in versi. Mappatura democratica della poesia marchigiana (PoetiKanten, 2016, vol. 2, a cura di Lorenzo Spurio), Marche. Omaggio in versi (Bertoni, 2018, a cura di Bruno Mohorovich), “Canto Popolare” P.P. Pasolini (Swanbook, 2018, a cura di Aurelio Armio) e le antologie dei premi letterari “Ora di Barga” e “Albero Andronìco”.

Vincitore di numerosi premi letterari nazionali e internazionali, sia nel nostro Paese che all’estero. Tra di essi si ricordano i Premi: “Il Saggio” (Eboli, 2012), “Auletta” (Auletta, 2013), “Laurentum” (Roma, 2014), “Carlo Levi” (Eboli, 2015), “Maria Conti” (Acqualagna) “Albero Andronìco” (Roma, 2017), “Ideo-Book” (Colli al Metauro, 2018), “Trasimeno” (Città della Pieve, 2022); i premi speciali nei concorsi “Gabriele D’Annunzio” (Città S. Angelo, 2013), “Pier Paolo Pasolini” (Mantova, 2018), “Veritatis Splendor” (Rimini, 2021), “Minerva” (Lugano, 2023 – premio internazionale); inoltre è stato finalista nei Premi Premio “Europa Universum” (Lugano, edizioni 2013 e 2014), “Sirmione-Lugana” (Brescia), “Pasqualon” (Pesaro), “Giovanni Pascoli” (Barga, 2018), “Città di Roma” (Roma, 2019), “Massa Fiabesca” (Massa Carrara), “Civitavecchia” (Civitavecchia), “Corato” (Corato, 2012). È stato insignito della Medaglia della Presidenza del Senato (2012) e della Targa “Città di Fano” (2016).

È Presidente di Giuria nel Premio Letterario “La parola innamorata” di Fano ed è stato membro di giuria, per la sezione poesia in dialetto, nel Premio Letterario “Poesia senza confini” di Agugliano e nel Premio “Sirmione Lugana”. Ha Collaborato con la rivista «Il giornale del Metauro» e attualmente con il mensile di Fano «Lisippo».

Su di lui hanno scritto: “E.G. tende a trasmettere al lettore, con un amaro sorriso, la personale visione della vita e delle condizioni in cui l’uomo agisce, pensa e riflette con un sorprendente gergo dialettale ed il rigore grafico imposto da un lessico erudito, proprio degli autori più qualificati ed esperti” (prof. Franco Battistelli, scrittore e storico di Fano, PU); “E.G. costruisce le sue poesie con un dettato sciolto, appropriato e musicale, rivelandosi poeta autentico, con un timbro personale ed una sensibilità lirica notevole. Un poeta fra i migliori di Fano e senza dubbio, anche meritevole di considerazione a livello regionale e nazionale” (prof. Luciano Aguzzi, critico letterario di Milano), “Con i suoi versi E.G. recupera valori e sentimenti di cui sa cogliere il senso ultimo. La sua vernacolare scrittura si arricchisce ed arricchisce il lettore di una profonda autenticità umana” (Bruno Mohorovich, poeta e curatore collana Poesiaedizioni di Bertoni Editore di Perugia), “E.G., straordinario rappresentante della poesia in dialetto. Moltissimi sono i riconoscimenti ottenuti da questo prestigioso poeta che gli hanno permesso di essere apprezzato in ogni parte d’Italia come ambasciatore della sua città e della poesia dialettale. E.G. è sicuramente da posizionare tra i migliori poeti dialettali del nostro tempo” (Aurelio Armio, curatore editoriale Swanbook di Circumnavigarte di Brescia).

Vari articoli inerenti la sua persona e i riconoscimenti letterari ottenuti sono apparsi su vari quotidiani nazionali tra cui «Il Resto del Carlino», «Il Corriere Adriatico», «Il Mattino», «Il Messaggero», «Il Gazzettino» e su diversi siti web di informazione e attualità.

 

 

Motivazione del conferimento del Premio:

 

Da vari anni l’attività letteraria di Elvio Grilli desta meritata attenzione nella scena pubblica e nella critica, nonché da parte di apprezzate giurie di concorsi letterari a livello nazionale e non solo.

Il poeta di Fano ha raccolto le sue produzioni poetiche in varie pubblicazioni e non ha mai fatto mancare la sua presenza in contesti di promozione e celebrazione della Poesia, quali reading poetici, incontri tematici e altri appuntamenti in cui ha dato lettura ai suoi componimenti.

Poeta anche in lingua italiana, crediamo che la natura primigenia e la caratteristica fondamentale della sua intera produzione risieda nell’impiego del dialetto, quello tipico di Fano per il quale è intervenuto, in varie circostanze e in numerosi luoghi del territorio regionale, a rappresentare l’identità linguistica propria della sua città.

Il dialetto fanese, che è un dialetto afferente al gruppo delle parlate gallo-picene, ha – come ciascun idioletto – caratteristiche proprie e distintive che Elvio Grilli, con la sua grande passione nel proporlo e la spiccata dedizione nella scrittura, ha contribuito a valorizzare e a proteggere, a promuovere, condividendone le peculiarità grafiche e fonetiche.

Per tali ragioni, che vanno intese anche quali possibili consigli di lettura e maggiore approfondimento della sua opera, siamo oggi a conferirgli il Premio Speciale “Alla Cultura”.

(Motivazione critica stilata da LORENZO SPURIO, Presidente del Premio)

 

 

 Nota:

 I presenti testi corrispondo a quelli pubblicati nell’opera antologica del Premio. E’ vietata la riproduzione in forma integrale e/o di stralci su qualsiasi tipo di supporto senza l’autorizzazione da parte dell’autore.

 

giovedì 13 giugno 2024

Sabato 22 giugno a Jesi la premiazione del Premio di Poesia “L’arte in versi”. Conferimento del Premio alla Carriera al poeta Elio Pecora

Dopo le due ultime edizioni che si sono svolte presso l’Auditorium San Rocco di Senigallia (AN), il Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi” ritorna a Jesi (AN).

La cerimonia della dodicesima edizione dell’importante appuntamento annuale con la poesia, ideato e presieduto da Lorenzo Spurio, si terrà sabato 22 giugno a partire dalle 16:30 presso la Sala Maggiore del Palazzo dei Convegni nel pieno centro storico della città federiciana (Corso Giacomo Matteotti n°19).

La presentazione dell’evento sarà condotta all’attore e fine dicitore Mauro Pierfederici che aprirà con la presentazione dei principali relatori e organizzatori: Lorenzo Spurio (Presidente del Premio), Michela Zanarella (Presidente di Giuria) e Stefano Vignaroli (Presidente dell’Associazione Culturale Euterpe APS, ente del Terzo settore che bandisce il Premio).

Per i saluti istituzionali interverrà Luca Polita (Presidente del Consiglio Comunale di Jesi) e ospite della manifestazione sarà la professoressa Anna Santoliquido, nota poetessa appulo-lucana e saggista (già vincitrice del Premio Speciale “Alla Carriera” dell’edizione del 2018) che, in relazione al suo ruolo di Presidente del Movimento Internazionale “Donne e Poesia” di Bari (ente che patrocina e sostiene il Premio da anni), interverrà per un suo saluto.

Le Commissioni di Giuria che ha meticolosamente valutato le numerose opere pervenute in questa edizione sono state presiedute, così come avviene dal 2018, dalla poetessa e giornalista Michela Zanarella. La composizione della Giuria – diversificate per le otto sezioni alle quali era possibile prendere parte – vede la presenza di poeti, scrittori, critici, giornalisti, saggisti e promotori culturali ed è così costituita: Stefano Baldinu, Fabia Binci, Lucia Cupertino, Valtero Curzi, Mario De Rosa, Graziella Enna, Zairo Ferrante, Rosa Elisa Giangoia, Fabio Grimaldi, Giuseppe Guidolin, Francesca Innocenzi, Antonio Maddamma, Simone Magli, Emanuele Marcuccio, Francesco Martillotto, Vincenzo Monfregola, Antonio Sacco, Rita Stanzione e Laura Vargiu.

Durante la cerimonia di premiazione verranno conferiti, come consuetudine del Premio, dei riconoscimenti speciali, fuori concorso, espressamente voluti dalla Presidenza del Premio, ad esponenti che si sono distinti per la loro rimarchevole e significativa produzione poetica e attività culturale. Quest’anno il Premio alla Carriera verrà conferito al noto poeta Elio Pecora, mentre quello alla Cultura verrà consegnato al poeta fanese Elvio Grilli, noto in particolare per la sua produzione nel suo dialetto locale.

Il riconoscimento postumo, “Alla Memoria”, verrà, invece, attribuito ai familiari del poeta, commediografo e grande studioso del vernacolo anconitano Alfredo Bartolomei Cartocci venuto a mancare nel 2022.

Gli interventi musicali saranno a cura del Maestro Massimo Agostinelli (chitarra) e del Maestro Aurelio Venanzi (viola).

L’iniziativa è organizzata con il Patrocinio Morale della Regione Marche, dell’Assemblea Legislativa della Regione Marche, della Provincia di Ancona, dei Comuni di Ancona, Jesi e Senigallia, dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” e del Centro Culturale “Vittoriano Esposito” di Avezzano (AQ).

 

INFO:

www.premiodipoesialarteinversi.blogspot.com

premiodipoesialarteinversi@gmail.com