Premio Speciale “Alla Memoria”
XII edizione del Premio – 2023/2024
Biografia
dell’autore:
Alfredo Bartolomei
Cartocci è nato a Recanati (MC) nel 1945.
Autore
in vernacolo anconitano, regista, attore teatrale, conferenziere e relatore in
incontri tematici sul dialetto e sulla cultura popolare relativa al capoluogo
dorico.
Autore
di tre pubblicazioni nelle quali ha affiancato, accanto alle sue commedie e
atti unici esilaranti, un ponderoso e apprezzato studio sulle origini e sullo
sviluppo del vernacolo anconitano sino ai giorni nostri. Le tre opere
pubblicate sono: Cose de ogi, cose de
sempre… scenette comiche in vernacolo anconitano (Coopergraf, 1990), volume
contenente anche le etimologie e i cenni sulle principali caratteristiche
grafiche, grammaticali e sintattiche dell’idioma anconitano; Cose de ogi, cose de sempre 2… II (il
ritorno!). Scenette, atti unici,
commedie e poesie in vernacolo anconitano (Puntoeacapo, 2006) in cui figura
anche il prezioso saggio scritto dalla figlia Chiara Bartolomei Cartocci dal
titolo “L’anconitano nei testi teatrali del sec. XX” che può essere considerata
la prima “storica” tesi di laurea sull’evoluzione dell’idioma anconitano
attraverso i testi teatrali di Giangiacomi, Schiavoni e Cartocci, con
etimologie e glossario; Così giusto pe’
ride… atti unici e scenette inedite in vernacolo anconitano (Copergrafica,
2018).
Nell’arco
della sua vita Cartocci ha inoltre collaborato con «RAI Marche», «Radio
Arancia», «Radio Conero» e «Radio-Tv Galassia» e con i quotidiani «Il
Messaggero» e «Il Resto del Carlino».
In campo
teatrale ha fondato e diretto per quasi quaranta anni la Compagnia Teatrale
“Puntoeacapo” che ha messo in scena numerose commedie divertenti scritte da lui
e da altri, che hanno arricchito il clima popolare locale e fatto divertire
intere generazioni.
Ha
tenuto corsi di vernacolo anche per insegnanti e ha partecipato, in qualità di
esperto, a numerosi convegni in materia. Tra i più recenti ne ricordiamo alcuni
a continuazione.
L’Associazione
Culturale “La Guglia” di Agugliano in collaborazione con il Centro Servizi per
il Volontariato (CSV) Marche organizzò l’11 ottobre 2015 il convegno “Lingua
popolare e scrigni di tradizioni” che si tenne presso la Sala del Consiglio
Comunale. Tra gli esperti invitati a parlare del dialetto, oltre al prof.
Sanzio Balducci dell’Università degli Studi di Urbino, Ennio Donati, studioso
del dialetto camerte-matelicese, Riccardo Manzini, studioso del dialetto
fermano e Tania Paciaroni, linguista e studiosa del dialetto maceratese, per il
vernacolo anconitano c’era Alfredo Bartolomei Cartocci.
L’Associazione
Culturale “Euterpe” di Jesi organizzò il 2 aprile 2017 un convegno sui dialetti
della provincia di Ancona che si tenne all’Auditorium San Rocco di Senigallia.
Cartocci intervenne con un discorso dal titolo “L’anconitano: un dialetto
isolato” nel quale si concentrò a sottolineare l’isolamento caratterizzante il
dialetto anconitano portando alcune letture di vernacolari noti quali Duilio
Scandali. In rappresentanza degli altri dialetti parteciparono: Andrea Scaloni
(senigalliese), il prof. Antonio Ramini (jesino) e Teseo Tesei (fabrianese).
Sempre
organizzata dalla medesima associazione fu la presentazione dell’antologia a
scopo benefico dal titolo Adriatico:
emozioni tra parole d’onde e sentimenti che si tenne nella Sala Boxe della
Mole Vanvitelliana (Lazzaretto) ad Ancona il 29 settembre 2018. Cartocci
intervenne con un discorso dal titolo “Il poeta e la pesca: versi anconitani”
col quale incuriosì il folto pubblico con schermaglie ed episodi divertenti
tratti da alcuni versi scelti di vernacolari anconetani (Scandali, Schiavoni,
Giangiacomi) aventi come contesto il porto dorico, il mondo della pesca, la
durezza del lavoro del pescatore, il rapporto uomo-mare.
Alcune
poesie in vernacolo anconitano vennero recitate in differita da Cartocci e da
Peppe Bartolucci e trasmesse in un video durante la cerimonia di conferimento
da parte del sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli, della più alta onorificenza
civica, il Ciriachino, cerimonia tenutasi senza pubblico (a causa delle
restrizioni Covid) al Teatro delle Muse di Ancona il 4 maggio 2020.
Centrale
la presenza di Cartocci anche a uno degli appuntamenti del progetto “Le voci
dei protagonisti delle Marche” organizzato dall’Unitre di Ancona con il
patrocinio e il sostegno del Ministero della Cultura (MIC) ovvero quello dal
titolo “Duilio, il poeta di Ancona. Omaggio al più grande poeta del vernacolo
anconetano” andato in scena il 4 dicembre 2021 al Cinema-Teatro Dorico di
Ancona. In quel contesto Cartocci propose uno spettacolo – di cui curò la regia
– realizzato dal laboratorio teatrale dell’Unitre (presso tale ente aveva
svolto il ruolo di docente proprio per la materia di “Laboratorio teatrale”).
Ha
curato note critiche di accompagnamento ad alcuni libri di poesie in vernacolo
anconetano di autori terzi tra cui la prefazione a La voce e l’anima del populo. Vernaculo, amicizia, amore, storia
(Fagnani, Ancona, 1983) di Ernesto Marini (1912-1989) noto come “Nazarè” e, più
recentemente, l’introduzione a Dó sorele
in verzi. Un suriso e un po’ de core. Rime in vernacolo anconitano (New Tj,
Jesi, 2023) di Cesarina Castignani Piazza (1946-2021) e Annamaria Castignani
(1941).
Nel 2008
gli è stato attribuito l’attestato di civica benemerenza con la medaglia
d’argento da parte del Comune di Ancona per lo studio e la diffusione del
vernacolo anconitano.
È deceduto
nella sua casa a rione Capodimonte, ad Ancona, nel marzo del 2022.
Commosso
e particolarmente partecipe fu il messaggio di cordoglio del sindaco di Ancona
Valeria Mancinelli che si fece portavoce di un pensiero comune: “Alfredo era
l’anima di Ancona. Uno dei cuori più
pulsanti e innamorati della nostra città. Era colto e gentile, studiava senza
sosta e amava le persone, stare con le persone e nelle strade. Teneva
conferenze dotte e ci allietava con letture piene di allegria popolare.
Partecipava a tante iniziative, con lo spirito di un ragazzo, e sempre con
ironia. Partecipò anche, e ne sono orgogliosa, accanto a me alle elezioni del
2018 quando volle candidarsi con entusiasmo e competenza. La sua scomparsa è
una perdita incolmabile, e non possiamo che farne un esempio di passione”
(Fonte: Ansa Marche).
Motivazione del conferimento del Premio:
Alfredo Bartolomei Cartocci (1945-2022) è stato
un grande e appassionato studioso del vernacolo anconitano e della cultura
tradizionale del capoluogo dorico. Lo testimoniano non solo alcune sue
pubblicazioni e una serie di scenette e opere comiche portate in scena con
particolare entusiasmo del pubblico, ma la sua ricerca approfondita di temi,
forme linguistiche e aspetti caratteristici dell’idioletto anconitano, dialetto
particolarissimo come pochi che si parla nel solo comune dorico e che, non
appena ci si discosta dallo stesso, si perde per trovare forme diverse di
commistione con altri dialetti, tanto gallo-italici che vicini ai meridionali
come il camerte-maceratese.
Amante del teatro, ha condotto come docente
corsi e formato, col suo metodo fatto di sapienza ed ironia, molte persone, di
diversa generazione. Dicitore in eventi e conferenziere, ha dedicato il suo
studio ai grandi dialettali anconetani del secolo scorso con particolare
attenzione a Duilio Scandali (1876-1945), celebre autore delle raccolte di
sonetti La bichierola (1932) e El Vangelo de mi’ nona (1948, postumo).
La sua esperienza personale di studio e produzione
letteraria unitamente alla sua ideazione di iniziative culturali ne fanno un
esponente importante non solo per il Comune di Ancona ma per l’intera Regione
che va degnamente ricordato. Da parte nostra, lo facciamo oggi, con il
conferimento del Premio Speciale “Alla Memoria”.
Nota:
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