sabato 16 settembre 2023

Giusi Verbaro Cipollina


Giusi Verbaro Cipollina (1938-2015)

Premio Speciale "Alla Memoria"

V edizione - 2016



Biografia dell'autrice:


Giusi Verbaro nacque a Catanzaro nel 1938. Visse tra la Calabria e Firenze, città di adozione, di importanti incontri e sodalizi letterari. Si è occupata di letteratura sin dagli anni ’70 dedicandosi alla poesia, alla saggistica e operando in varie direzioni sempre per la promozione della cultura umanistica.

Con una laurea in Biologia e una densa attività nel mondo dell’insegnamento, la Verbaro ha sempre sentito l’esigenza di dedicarsi alla poesia. Negli anni ’80 e ’90 ha partecipato e dato vita ad incontri e dibattiti attorno ai temi della poesia italiana dell’ultimo ventennio in sedi istituzionali, prendendo parte attiva alla organizzazione di premi letterari, fondandone anche alcuni di notevole prestigio quali il “Città di Catanzaro”, il “Cariati”, il “Sant’Andrea” e il “Città di Soverato. Ha organizzato numerosi eventi di carattere letterario con particolare attenzione alla poesia tra cui i convegni presieduti da Mario Sansone nel 1981 e nel 1984.

Il suo impegno per la cultura è stato a tutto tondo prendendo parte attiva a seminari, conferenze, organizzando momenti di incontro e condivisione, di approfondimento, laboratori di scrittura creativa e sui linguaggi della poesia.

Numerose sue poesie vennero pubblicate in opere antologiche, riviste letterarie e di cultura, studi critici contemporanei, saggi, sia in italiano che in lingua straniera.

Ingente e particolarmente densa la sua produzione poetica raccolta in un vasto numero di pubblicazioni cartacee: Voglio essere voce (Regione Letteraria, 1970), Traiettorie e traslazioni (Forum, 1979), A valenze variabili (Forum, 1981), Un Dio per la domenica (1983), Mediazioni e ipotesi per maschere (Vallecchi, 1985), Utopia della pazienza (Forum, 1986), Itaca Itaca (Forum, 1988), L’eroe (Edizioni Confronto, 1989), Otto tempi d’amore (Carpena, 1990), Appunti d’autunno (1991), Per amore, per follia (Periferia, 1991), Touches d’automne (Les amis de la poésie, 1993), Le lune e la regina (Book Editore, 1993), Nel nome della madre (Manni, 1997), Nostos (L’Alternativa, 1998), Fondali (L’Alternativa, 2001), Luce da Hakepa (Book Editore, 2001), Solstizio d’estate. Romanzo in poesia (Manni, 2008), Il vento arriva da uno spazio bianco (Interlinea, 2013). Ha anche curato l’antologia I poeti della Calabria (Forum, 1982).

Sulla sua produzione sono stati realizzati due video documentari: “Per la poesia di Giusi Verbaro: una mai ricomposta meraviglia”, a cura e per la regia di Gabriella Maleti e “Giusi Verbaro: l’erranza le rotte” a cura di Salvatore Corea. L’antropologo e giornalista Mauro Francesco Minervino nel 2003 ha dedicato un ampio saggio monografico analizzando l’opera poetica della Verbaro dal titolo Senza fine, senza terra. Metafore del viaggio nella poesia di Giusi Verbaro (Book Editore).

Per la poesia, alla quale tanto ha dato, le sono stati conferiti insigni premi letterari quale riconoscimento dell’importante e decisivo apporto consegnato al mondo della poesia attraverso le sue pubblicazioni e poliedriche attività. Tra di essi figurano il “Libero De Libero”, il “Pisa”, il “Ceppo-Proposte”, il “Lerici-Pea”, il “Viareggio”, oltre al Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri ricevuto nel 1985 e nel 2002.

La poetessa è venuta a mancare nella sua casa di Soverato (CZ) durante l’estate del 2015.

Per celebrare la memoria della poetessa nell’aprile scorso a Firenze si è tenuta una conferenza dal titolo “La parola che squadra e che scompiglia. In ricordo di Giusi Verbaro” con interventi di Mariella Bettarini, Giuseppe Pannella, Ottavio Rossani e Luigi Lombardi Satriani.

Sulla sua vasta produzione hanno scritto, tra gli altri, Luigi Reina, Antonio Piromalli, Vittoriano Esposito, Mariella Bettarini, Pasquale Maffeo, Stefano Lanuzza, Maria Luisa Spaziani, Giorgio Caproni, Domenica Cara, Giorgio Bàrberi Squarotti, Walter Mauro, Pietro Civitareale, Dante Maffia, Antonio Spagnuolo, Mario Sansone, Remo Pagnanelli, Maria Grazia Lenisa, Serena Caramitti, Giampaolo Rugarli, Donatella Bisutti, Mauro Giancaspro, Giuliano Manacorda, Paolo Ruffilli, Mario Luzi, Maria Lenti, Guido Zavanone.




Motivazione del conferimento del Premio: 

  

Nella sua silloge Il vento arriva da uno spazio bianco non distinguiamo più ogni singola lirica per diverso titolo, poiché i versi si legano e si snodano ininterrotti, di pagina in pagina, pervasi dalla continua e rassicurante presenza di creature alate che la Nostra denomina con la parola “Angeli”: “Gli ospiti che leggeri ci alitano attorno […]” e dove il vento simboleggia un’azione rigeneratrice e indica allo stesso tempo, la sua opera misteriosa, indipendente, penetrante, vivificatrice e purificatrice.

Ci troviamo di fronte a una poetica ispirata che, in maniera chiara e con logica espositiva, si predispone all’introspezione, forgiando una personalità di sensibile quanto raffinata poetessa, spinta da impulso interiore a trasferire su carta versi di elevato contenuto spirituale. Pur nella sua critica severa e lampante obiettività, evidente è la sua forte caratteristica di donna “emittente” e “ricevente” che si serve della lirica per trasmettere segnali con il solo utilizzo delle parole, esaminando visioni, fisiche e non. Con Giusi Verbaro siamo dunque in piena atmosfera “metapsichica”, un dono sostenuto anche da una profondità di pensiero che si evince in ogni sua opera, impregnata di straordinaria valenza poetica. Uno stile di grande respiro che mostra una venatura malinconica e onirica, un’indagine di un’intera esistenza che identifica la Verbaro quale uno dei pilastri della poesia contemporanea, seppur “controcorrente… sul proscenio dove si alternano le voci/le maschere/le parti”.

(Motivazione critica stilata da Michela Zanarella, membro di Giuria)



 

Nota:

I presenti testi corrispondo a quelli pubblicati nell’opera antologica del Premio. E’ vietata la riproduzione in forma integrale e/o di stralci su qualsiasi tipo di supporto senza l’autorizzazione da parte dell’autore.


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