giovedì 14 settembre 2023

Anna Manna Clementi

 


Anna Manna Clementi (n. 1949)

Premio Speciale “Alla Cultura”

X edizione del Premio – 2021/2022

 

 

Biografia dell’autrice:

 Anna Manna è nata a Gaeta (Latina) nel 1949. Dal 1957 vive a Roma dove nel 1973 si è laureata in Lettere Moderne presso l’Università di Roma “La Sapienza” con il professor Giuliano Manacorda quale relatore, discutendo una tesi di laurea su Cesare Pavese che gli ha valso l’attribuzione del 110 e lode. Figlia d’arte, essendo suo padre lo scrittore Gennaro Manna (Tocco Casauria, 1922 – Roma, 1990).

Poetessa, scrittrice, saggista e cultural promoter, è socia di varie associazioni culturali tra cui l’Associazione Internazionale dei Critici Letterari e dell’Associazione Italiana del Libro, nonché del Sindacato Libero Scrittori.

Per la poesia ha pubblicato le raccolte Il raggio ridente di marzo (Ancei, Roma, 1994); La Madonnella al porto (Edizioni Kappa, Roma, 1996); Fragole e latte (Ciac Edizioni, Roma, 1999); A Largo della polveriera (Edizioni Il nuovo giornale dei poeti, Roma, 2000); Poesie per Karol (Anemone Purpurea, Albano Laziale, 2005); Le rosse pergamene. Poesie d’amore 1972-2001 (Pagine, Roma, 2000); Maree amare – Mare e amare (Pagine, Roma, 2007); Umili parole e grandi sogni. 5 poesie per 3 pontefici (Nemapress, Alghero/Roma, 2013), Meteorite (Edizioni Tracce, Pescara, 2015); Le poesie di Monteluco (Nemapress, Alghero/Roma, 2016); Migranti. A passi nudi, a cuori scalzi (Aracne, Roma, 2016 – scritto insieme a Daniela Fabrizi); Ebbrezze d’amore, dolcezze e furori (Nemapress, Alghero/Roma, 2020) con firmacopertina a “Più libri più liberi” (2020) e poi presentato presso il Sindacato Libero Scrittori Italiani a Palazzo Sora con Neria De Giovanni, Daniela Fabrizi, Jole Chessa Olivares, Sabino Caronia, Ruggero Marino e molti altri critici.

Sue poesie figurano in numerose antologie tra cui Poesie per anime gemelle – Racconti d’amore di grandi poetesse e grandi poeti (Newton & Compton, Roma, 2009) a cura di Francesca Pansa, al fianco di Alda Merini, Maria Luisa Spaziani, Dacia Maraini e Biancamaria Frabotta; Lingue di terra e di luna (Robin, Torino, 2017) a cura di Anna Maria Giancarli; La cognizione del colore (Fuorilinea, Roma, 2018) a cura di Laura De Luca; alcuni testi sono stati tradotti in altre lingue tra cui il rumeno. La sua poesia è stata adattata in musica a Recanati presso il prestigioso Centro Mondiale della poesia negli anni 2000, inserita nel progetto "Il senso dei sensi" a Spoleto (2011) ed esposta a L’Aquila nella Mostra “Corrispondenze” patrocinata dall’UNESCO (2012).

Per la narrativa ha pubblicato i romanzi A largo della polveriera (lo stesso titolo del libro di poesie pubblicato precedentemente) (Sovera, Roma, 2002), volume che è stato presentato al Parlamento Europeo presso la sede di Roma in seno al Convegno “Donne e cultura” che si è tenuto a novembre 2004; la raccolta di racconti I cocci in bocca (Bastogi, Foggia, 1998) e la seconda raccolta di racconti Una città, un racconto (Nemapress, Alghero/Roma, 2012) presentato a “Più libri più liberi” dello stesso anno da Neria De Giovanni.

Per la saggistica ha pubblicato la raccolta di interviste Noi donne fallibili e degne di miracoli (Ila Palma, Palermo, 1995); Il poeta della ferriera (Sovera, Roma, 2004 – scritto assieme a Giorgio Carpaneto e Mauro Cavallini);  A Roma i poeti, con profili critici di Giorgio Carpaneto (Anemone Purpurea, Albano Laziale, 2006);  L’illimite- Incontro con Corrado Calabrò a cura di Anna Manna  (Aracne, Roma, 2014) nell’ambito del progetto universitario del prof. Gilberto Mazzoleni dedicato alla diffusione della poesia contemporanea tra gli studenti della Sapienza; Il  gatto di Schroedinger sonnecchia in Europa (Aracne, Roma, 2014); La biblioteca del dialogo. Dalla biblioteca della custodia alla biblioteca del dialogo (Il Convivio, Castiglione di Sicilia, 2007).

Molte sono le curatele di Anna Manna; alla problematica femminile ha dedicato le antologie Poetesse per Pechino (Ila Palma, Palermo, 1995) presentato alla Sapienza di Roma, e Donne di luna e di scure – poesie nel web (Il Convivio, Castiglione di Sicilia, 2007), quest’ultimo curato e scritto assieme a Daniela Fabrizi.

Per la sua frenetica e instancabile attività di organizzatrice di eventi e di promotrice culturale vanno ricordate una serie di iniziative che hanno riscosso l’attenzione di istituzioni, critica e pubblico nel corso degli anni. In Campidoglio ha fondato nel 1995 il Premio “Fiore di roccia” (che ha condotto per i dieci anni consecutivi) dedicato inizialmente alla donna e con presidente di Giuria Gianni Bisiach. Tra i prestigiosi premiati: Maria Luisa Spaziani, Piero Angela, David Sassoli e Luciano De Crescenzo. 

Nel 2001 ha fondato il progetto culturale “Le rosse pergamene del Nuovo Umanesimo” che si esprime prevalentemente mediante l’ambito Premio Letterario omonimo, “Le rosse pergamene”, premio di poesia dedicato all’amore e alla solidarietà che, nell’edizione del 2013, ha dedicato la selezione di opere a Sua Santità Papa Francesco e alle poesie delle “periferie del cuore”. Il nome di questo premio deriva dall’omonimo libro di poesie d’amore dell’autrice, edito nel 2000, prefato da Elio Fiore e presentato al Caffè Strega di via Veneto e al Caffè Greco di via Condotti, importanti centri di cultura della Capitale. I più importanti nomi della poesia e della cultura italiana (tra cui in ordine alfabetico Liliana Biondi, Marianna Bucchich, Anna Buoninsegni, Fausta Genziana Le Piane,Corrado Calabrò, Sabino Caronia, Jole Chessa Olivares, Clara Di Stefano, Daniela Fabrizi,  Elio Fiore, Bianca Maria Frabotta, Anna Maria Giancarli, Luciano Luisi, Dante Maffia, Serena Maffia, Maria Rita Magnante, Mila Marini, Mario Narducci, Elio Pecora, Maria Luisa Spaziani e molti altri) sono passati per “Le rosse pergamene” che, pure, si è contraddistinto per aver lanciato giovani di talento.

Attorno all’ambiente de “Le rosse pergamene” sono nate, nel corso degli anni, una serie di iniziative collaterali: durante il convegno “Europa e cultura verso un nuovo umanesimo” tenutosi nel gennaio del 2014 e presenziato dal Preside della Facoltà di Lettere, prof. Roberto Nicolai, la Manna ha lanciato la prima edizione del Premio “Europa e cultura” che si è tenuta presso la prestigiosa Sala delle Bandiere dell’Ufficio italiano a Roma del Parlamento europeo. Il premio è diventato poi un appuntamento annuale che si tiene presso il Centro Europeo “Altiero Spinelli” presso la Facoltà di Economia dell’Università “La Sapienza” di Roma, con la presidenza di giuria di Corrado Calabrò.

Ha presentato progetti culturali all’Università “La Sapienza”, dove ha lavorato come bibliotecaria e organizzatrice di eventi, alla Biblioteca della Camera dei Deputati, all’Archivio di Spoleto. Proficua e continuativa l’attività di promozione culturale anche fuori dalla Capitale; a luglio 2011 a Spoleto ha lanciato il “Manifesto dei Neoromantici” che nel febbraio del 2013 si è strutturato nel “Manifesto dei Neoromantici per un Nuovo Umanesimo” a sua firma unitamente a quelle di Daniela Fabrizi e del prof. Gilberto Mazzoleni, poeta, antropologo, docente alla Facoltà di Lettere della Sapienza.

Nel 2016, nell’ambito del Premio “Europa e Cultura” da lei fondato, ha premiato Carla Fendi nella Sala della Biblioteca della Camera dei Deputati per la sua dedizione e il suo sostegno culturale alla città di Spoleto.

A Urbino, presso il Campus “Enrico Mattei”, ha condotto il riuscito esperimento poetico “La poesia come contaminazione di linguaggi” (2015) accettando l’invito della prof.ssa Elisabetta Falcieri, Presidente della Società Italiana di Scienze Microscopiche e intervenendo in un convegno prettamente scientifico dal titolo “L’applicazione ai Beni culturali della Microscopia elettronica”. Seguendo i contenuti della relazione del dott. Giancarlo Lanterna dal titolo “L’occhio del SEM nella pittura moderna e contemporanea”, ha tratto il complesso semantico di terminologie adoperate in chiave scientifica per suoi componimenti poetici.

Presso il salotto-terrazzo di Casa Menotti, Centro documentazione del Festival dei due Mondi di Spoleto, ha presentato vari suoi libri, tra i quali il saggio Il gatto di Schroedinger sonnecchia in Europa, alla presenza di insigni relatori e conduttori tra cui Neria De Giovanni, Luisa Gorlani, Corrado Calabrò, Giuseppe Mannino, Melo Freni, Mario Narducci, Laura De Luca, Daniela Fabrizi. Il legame con i poeti umbri e il contesto di Spoleto rappresentano una costante in Anna Manna che raggiunge i tempi a noi più recenti dove, in forma ricorrente e per progetti di vario tipo, è ritornata a calcare le scene con grande entusiasmo di pubblico e attenzione di critica.

Nel 2018 è stata ospite presso la famosa Sala Pegasus, premiata alla Biennale di Venezia come luogo culturale d’eccellenza, per uno spettacolo a tre voci poetiche (con Augusta Romoli e Angela Ambrosini); nel 2019, presso la Galleria Poli d’Arte, ha avviato il lancio ufficiale del Premio “Il Poeta Ebbro” con l’importante sezione “Il poeta ebbro di colori” dedicato al dialogo tra poesia e pittura con la presidenza di Giuria della nota pittrice a performer Eugenia Serafini. Durante la manifestazione ha donato alla direttrice amministrativa del Festival dei due Mondi, Teresa Bettarini, la poesia “A Spoleto, l’oceano” (illustrata dalla pittrice Eugenia Serafini), poesia ispirata dal manifesto di David Lachapelle per il Festival dei due Mondi del 2019.

Numerosi i premi letterari che le sono stati attribuiti nel corso della sua lunga carriera letteraria tra cui vanno ricordati il Premio “Arturo Massimi” di Città di Mentana (1998), il “Premio Teramo” nel 1999 per il racconto inedito dal titolo “La famelica di Napoli” con presidente di giuria Michele Prisco, Premio “Le colombe” a Firenze sempre nel 1999, poi si citano, tra gli altri, il Premio Calliope di Roma (1995), il Premio Ziré d’Oro a L’Aquila (1996), il Premio Lidense di Ostia (1997), il Premio “Il Delfino” a Pisa per il romanzo A Largo della polveriera (2000), il Premio Simpatia in Campidoglio, premiata da Momo Pertica (2000), il Premio Internazionale “Città di Marino” per la saggistica per il saggio Il poeta della Ferriera (2004), il Premio “Sinite Parvulos” assegnato a Città del Vaticano (2005),  il Premio “Polimnia” di Lepisma editore (2008), il Premio “Alghero Donna” per la poesia (2011),  il Premio “Casa mia” della Regione Lazio (2011), il Premio Poeti delle aurore meneghine con una poesia ispirata a Maria Luisa Spaziani (2014), il Premio “Scrivere donna” di Edizioni Tracce di Pescara (2014), il “Premio per i diritti umani” a Roma con la poesia “Ave Maria dei Naufraghi” (2015), il Premio Internazionale “Città del Galateo” di Galatone (2020) e vari altri. Nel 2021 ha ricevuto il Premio “Boncompagni Ludovisi” per il suo impegno culturale nella diffusione della poesia.

Medaglia d’oro della Commissione delle Pari Opportunità, Medaglia d’argento della Commissione Cultura della Camera dei Deputati per le sue attività culturali e la diffusione della poesia, medaglia dell’Assessorato della cultura della provincia di Roma.

È ideatrice e cura personalmente il Progetto sul web “I GRANDI DIALOGHINELWEB# “che ha lanciato il Tour poetico su facebook “I Grandi dialoghi nei luoghi della cultura” iniziato con omaggi poetici, di gran successo e notevoli adesioni poetiche, a Spoleto, Venezia e Roma. I Grandi dialoghi hanno ricevuto l’apprezzamento di Papa Bergoglio e del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.

Si sono occupati della produzione letteraria di Anna Manna con presentazioni dei suoi libri, commenti critici e recensioni: Giorgio Bàrberi-Squarotti, Lia Bronzi, Franco Campegiani, Corrado Calabrò, Giorgio Carpaneto, Neria De Giovanni, Vittoriano Esposito, Fausta Genziana Le Piane, Sandro Gross-Pietro, Franco Manescalchi, Renato Minore, Pecora, Lorenzo Spurio, Michela Zanarella. Recensioni, saggi, interventi critici sulla sua attività sono apparsi su giornali (tra cui «Il Messaggero» e «Il Tempo»), riviste cartacee e online (tra cui «Vernice» e «Il Convivio»), blog, antologie e volumi dedicati e in spazi che hanno diffuso interviste all’autrice (alcune delle quali condotte da Mauro Milesi su «Il giornale di Ostia»; Daniela Fabrizi, Luca Onorati e Chiara Marcon, quest’ultima per «Il giornale degli italiani in Svizzera».

 

 

Motivazione di conferimento del Premio:

 

 

La propulsiva e instancabile attività di Anna Manna negli ultimi anni quale promotrice culturale in vari luoghi del Paese, soprattutto nella Capitale, di certo non è passata inosservata. Testate di chiaro rilievo, critici di tutto rispetto, sia accademici che non, ne hanno giustamente parlato. Così come le tante persone che, invitate o dolcemente suggestionate dalle sue iniziative letterarie lanciate col piglio della simpatia e dal saper coinvolgere, nel tempo ne hanno preso parte. Bibliotecaria di professione, Anna Manna è assai di più di quello che queste poche parole tenteranno di accennare al suo vasto e strabordante curriculum letterario. Promoter culturale e organizzatrice di acclamati eventi, fondatrice di premi letterari di prestigio, come il noto “Le Rosse pergamene” a Roma, Anna Manna è anche e soprattutto autrice: di poesia, narrativa, ma anche di critica letteraria. L’intera opera si dipana attorno ad alcuni elementi cardine imprescindibili che sono i motivi ricorrenti di un leggersi dentro e uno svelarsi al mondo. Le sue opere parlano di donne e ad esse sono dirette, con un mai velato interesse verso l’intera condizione femminile. Prevalente è il tema amoroso, trattato in molte liriche, ma anche in un’avvincente opera dal titolo Amori negati che contiene il passionale dialogo liberamente creato da lei stessa, tra la Regina Cristina di Svezia e il filosofo Cartesio. Autrice e firmataria convinta del “Manifesto dei Neoromantici” Anna Manna sa – e ben lo trasmette con la sua opera – che ogni atto di condivisione e di crescita collettiva non può che derivare da una compartecipazione alle vicende dell’altro, a un ascolto mutuo, a un amore che può e sa essere tanto ardente ed erotico quanto desessualizzato a seconda dei contesti. I continui e mai monotoni richiami alla natura, alla pacificazione degli spazi, al colloquio intimo con la linfa delle piante (come avviene nelle bellissime poesie dedicate a Monteluco) non cozzano con elementi di vita pratica, suoi convincimenti e impegni attivi nel mondo sociale. Mi riferisco all’attenzione sempre viva e particolarmente partecipata verso tutto ciò che attiene al fenomeno Europa, a questo contesto allargato di nazionalità, lingue, culture e tradizioni che, con non poca difficoltà, sta contribuendo a creare un identikit continentale specifico e valido, un sentimento ben più ampio d’appartenenza e di fratellanza. C’è, infine, nella poesia di Anna Manna, tanto un sentimento panico di simbiosi con la natura, quanto di dialogo rispettoso con la divinità, di pia confessione con Dio, che ad esempio ben si realizza nelle dolci e appassionate liriche dedicate ai tre pontefici dei nostri tempi contemporanei.

Queste brevi linee non sono assolutamente soddisfacenti ed efficaci nel descrivere le grandi capacità di Anna Manna poetessa e donna, la grandezza delle sue conoscenze, la complessità e insieme la spontaneità del suo genio, la rarissima e ineguagliabile forza espressiva, l’originalità e la continua sperimentazione di forme, linguaggi, strumenti. Anna Manna è donna della tradizione ma anche dell’innovazione. Si pensi ai suoi progetti lanciati sul web con l’hashtag “I dialoghi del web”, frequentatissimi, dagli alti ideali, momenti di grande partecipazione e di senso d’unità anche negli asfittici e drammatici periodi del distanziamento, della reclusione in casa, dell’impossibilità di un contatto fisico. Anna Manna rappresenta l’esempio di un intellettuale che apprezza e difende il passato, lo conosce e lo propone, ma che sa interfacciarsi con competenza e con grande efficacia alle nuove sfide, ai nuovi linguaggi. Per il fatto di concepire il mondo culturale tanto quale reale ecclesia (di una comunità di scambio, partecipazione, crescita permanente e responsabilità verso se stessi, gli altri e il mondo) quanto di ragunanza letteraria (di cenacolo ludico-culturale all’aria aperta, informale, una sorta di convivio pastorale, privo dei fronzoli e della serietà dell’Accademia), sulle tracce di Cristina di Svezia da lei approfondita, amata e proposta con una sua versione molto suggestiva, Le conferiamo il nostro Premio Speciale “Alla Cultura” in questa edizione del Premio.

 

(Motivazione critica stilata da LORENZO SPURIO, Presidente del Premio)

 


Nota:

I presenti testi corrispondo a quelli pubblicati nell’opera antologica del Premio. E’ vietata la riproduzione in forma integrale e/o di stralci su qualsiasi tipo di supporto senza l’autorizzazione da parte dell’autore.

 

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