Anna Santoliquido (n. 1948)
È nata a Forenza (PZ), vive a Bari dove si è
laureata in Lingue e Letterature Straniere.
Docente
di Inglese, ha collaborato nella stessa Università. Poetessa, scrittrice,
saggista. Ha fondato e presiede il Movimento Internazionale "Donne e
Poesia", giunto al 33° anno di attività, organizzandone i Convegni.
Traduttrice, fa parte delle redazioni di diverse riviste, tra cui “La Vallisa”
e “Clic: Donne 2000” - giornale delle italiane in Germania. Collabora a varie
testate anche on line. Opera in associazioni culturali. È membro del
Coordinamento della Sezione Nazionale Scrittori SLC-CGIL e responsabile per
“Puglia‑Basilicata”. È anche responsabile per la Puglia del PEN Club Italia.
Dirige laboratori di poesia. Ha svolto stimolazione poetica in Istituti di
pena.
Per la
poesia ha pubblicato I figli della terra
(1981), Decodificazione (1986), Ofiura (1987), Trasfigurazione (1992), Nei
veli di settembre (1996), Rea
confessa (1996), Il feudo (1998),
Confessioni (di fine Millennio) (2000), Bucarest
(2001), Quattro passi per l’Europa (2011), Nei cristalli del tempo (2015), Versi
a Teocrito (2015).
Nei
Balcani sono apparse le sillogi Kamena
kuća (La casa di pietra, 1988), Putovanje (Il viaggio, 1994) e il volume
di racconti Bela jedrilica (La vela
bianca, 1994), traduzioni in serbo di Dragan Mraović, Utazás (Il viaggio, 2004) traduzione in ungherese, Ed è per questo che erro (2007, edizione
bilingue), Città fucilata (2010,
edizione bilingue) entrambi con traduzione di Dragan Mraović, Med vrsticami (Tra le righe, 2011,
edizione bilingue), traduzione di Jolka Milič, Casa de piatrǎ (La casa di pietra,
2014, edizione bilingue), traduzione di Rǎzvan Voncu, I have gone too far (2016, edizione
armeno-inglese), traduzione di Vardan Hakobyan, Profetesha (La Profetessa, 2017), traduzione in albanese di Albana
Alia.
Ha tradotto dallo spagnolo Diez – poesie (1986) e dall'inglese vari
poeti contemporanei.
È presente in numerose riviste, antologie e
saggi critici nazionali e stranieri, tra cui Scrittrici Italiane dell’ultimo
Novecento, di Neria De Giovanni, a cura di Giacomo F. Rech,
Presidenza del Consiglio dei Ministri - Commissione Nazionale per la Parità e
le Pari Opportunità tra Uomo e Donna (2003), Pet Sodobnih Italijanskih
Pesnikov (2003), a cura di Jolka Milič, La Vallisa - I nostri primi vent’anni con la Serbia
(2007), a cura di Dragan Mraović e I
nostri primi trent’anni. La Vallisa - Serbia (2015), a cura di Daniele
Giancane e Dragan Mraović. Ha curato Zgodbe z juga - Antologija južno italijanske
kratke proze (2005), traduzioni di Jana Okoren.
Sue poesie sono state tradotte in inglese,
spagnolo, serbocroato, cecoslovacco, greco, sloveno, rumeno, armeno, cinese,
albanese, francese, ungherese, arabo, tedesco, russo, macedone, turco, latino,
polacco, bulgaro e in braille. È componente di giuria di premi letterari in
Italia e all’estero.
Ha curato
5 pesetas di stelle ‑ antologia della
nuova poesia spagnola, con Daniele Giancane (1985), traduzioni di Emilio Coco, Donne e poesia 1985 (1986), Le tigri e le mimose (1987), Trasgressioni di marzo (1988), Primule gialle (1989), Rondini e sirene (1990), Stelle zingare (1991), Seni con le ali (1992), Il vivaio allo specchio (1996), I
diritti negati, con
Patrizia Sollecito, (2011).
Nel 1999
è stata rappresentata l'opera teatrale Il
Battista, regia di Ettore Catalano.
Ha
coordinato il volume La prosa breve
slovena - Antologia di autori contemporanei (2006) a cura di Roberto
Dapit. Tiene relazioni e recital in
Italia e all'estero. Nel 2008 ha tenuto incontri letterari a Smederevo,
Pozaverac, Petrovac, Sremski Karlovci. Ha rappresentato ufficialmente l'Italia
in molti congressi internazionali, tra cui Zagabria, Belgrado, Atene, Creta,
Bucarest, Lubiana. Ha partecipato più volte agli Incontri Internazionali degli
Scrittori a Belgrado. Ha rappresentato l’Italia in vari Festival Internazionali
di Poesia: nel 2005 in Valacchia (Romania), nel 2011 a Francoforte, nel 2012 a
Struga in Macedonia e nel 2013 a Istanbul in Turchia, Yerevan in Armenia e
Reşita in Romania. Nel 2014 a Stepanakert nel Nagorno Karabakh. Nel 2015 a
Magdeburgo in Sassonia-Anhalt (Germania).
Ha
conseguito numerosi riconoscimenti letterari nazionali e internazionali, tra i
quali: il premio della Fondazione Hesperus di Bucarest (1993), il Premio
Internazionale Europa - Sezione Poesia dalla Provincia di Pisa (1994), il
prestigioso premio “Anello d’oro” (2009) dalla “PKZ Beograda” (Associazione per
la cultura e l’istruzione di Belgrado) per il contributo particolare dato alla
cultura serba; la “Carta di Morava” e la cittadinanza onoraria (2010). Membro
onorario dell’Associazione Scrittori della Serbia e membro onorario dell’Unione
degli Scrittori Indipendenti della Bulgaria. Ha ricevuto la Laurea Apollinaris Poetica
dall’Università Pontificia Salesiana di Roma.
Nel 2018
è stato pubblicato il volume Parole in
festa per Anna Santoliquido e ha ottenuto il Diploma e la Medaglia d’Onore dell’Unione degli Scrittori
Indipendenti della Bulgaria. La bibliografia sulle sue opere è vastissima.
Motivazione del conferimento del premio
Anna Santoliquido è una poetessa lucana conosciuta a livello internazionale. Nel corso della sua carriera da scrittrice le sono stati conferiti numerosi riconoscimenti letterari come la “Laurea Apollinaris Poetica” nel 2017, premio alla carriera per i migliori poeti italiani viventi. La sua bibliografia è vastissima. È forenzese, ma appartiene al mondo, come lei stessa ha dichiarato più volte in alcune interviste.
La sua poesia è in continuo movimento, guidata dalla
costante ispirazione, curiosità e voglia di confronto con gli altri. Considera
la scrittura un ponte tra interiorità e società e non poteva dare definizione
migliore per le sue poesie. Ogni verso è caratterizzato da un’estrema
semplicità: l’autrice riesce a condurre il lettore nei luoghi che descrive,
glieli fa toccare con mano. Le emozioni arrivano con naturalezza.
Una scrittura essenziale, ma di rara bellezza, molto
visiva, che fa vibrare le corde dell’anima. Dialoga con le pietre e ci fa
sentire le parole della terra. Ci fa ascoltare la bellezza della vita e
dell’amore, mentre la schiuma del Gargano riflette l’incanto dei luoghi. È
osservatrice attenta del mondo, narratrice della storia e dei suoi miti, oltre
che testimone delle intimità dei poeti, ai quali dedica versi intensi e
profondi. La Giuria ha scelto di assegnarle il Premio alla Carriera non solo
per il suo notevole percorso letterario e per le tante attività che svolge come
promotrice culturale, ma soprattutto per quella dote innata che l’ha portata ad
essere autrice capace di lasciare un segno autorevole nel panorama letterario
odierno. Il suo impegno nel fare cultura, nel dare voce alle donne è un esempio
positivo per le nuove generazioni.
(Motivazione critica stilata da MICHELA ZANARELLA, Presidente di Giuria)
Nota:
I presenti testi corrispondo a quelli pubblicati nell’opera antologica del Premio. E’ vietata la riproduzione in forma integrale e/o di stralci su qualsiasi tipo di supporto senza l’autorizzazione da parte dell’autore.
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