venerdì 15 settembre 2023

Alessandro Miano

Alessandro Miano (1920-1994)

Premio Speciale "Alla Memoria"

VI edizione - 2017 



Biografia dell'autore:

 

Alessandro Miano nacque a Noto (SR) nel 1920.

Giornalista, scrittore, saggista, storico della letteratura e poeta.

Negli anni ’50 fondò a Catania la rivista Davide, rivista sociale di lettere e arti che pubblicava monografie, testi di scrittori autorevoli tra i quali (solo per citarne alcuni) Leonardo Sciascia[1], Pier Paolo Pasolini[2], Giorgio La Pira, Mario Apollonio, David Maria Turoldo, Carlo Bo, Angelo Romanò, Cesare Zavattini, Giovanni Guareschi, Michele Prisco, Amato Cini, Mario Dell’Arco, Carlo Batocchi, Giovanni Papini, Fortunato Pasqualino, S.E. Card. Giuseppe Siri. La rivista venne poi trasferita a Milano dove a metà anni ’50; attorno alla sua attività editoriale nacque a Catania nel 1955 e si sviluppò in seguito a Milano la casa editrice Miano.

Dal 1956 visse a Milano dove insegnò per trent’anni Storia del Giornalismo presso il Centro Sperimentale Italiano di Giornalismo, istituito assieme al fratello Guido Miano.

Numerosi i meriti che vanno riconosciuti alla casa Editrice Miano: l’aver dedicato opere manualistiche sulla storia del giornalismo e sulla formazione del giornalista (si ricordi l’opera di Giorgio Mottana), l’aver dato attenzione alla letteratura locale intuendo nuove promesse del mondo poetico (si ricordi l’antologia Nuovi poeti marchigiani curata da Alessandro Miano e con una sua presentazione, pubblicata nel 1959, dove erano inseriti, tra gli altri poeti quali Maria Conti, Giovanni Ginobili, Domenico Polimanti, distinte voci vernacolari locali), l’aver creduto e pubblicato autori con un’alta caratura letteraria e profondi messaggi di carattere spirituale (Amato Cini) finanche etico-sociale (Leonardo Sciascia).

Morì a Milano nel 1994. Il critico letterario Gualtiero De Santi (professore all’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”) ha dedicato vari approfondimenti e note di lettura sull’attività letteraria di Alessandro Miano. Nel maggio del 1995, a un anno dalla scomparsa di Alessandro Miano, la rivista bimestrale di critica letteraria “Otto/Novecento” promosse, presso il Centro Culturale S. Fedele di Milano, un convegno internazionali di studi in sua memoria. Tra gli intervenuti il prof. Gaetano Chiappino (Direttore del Dipartimento di Lingue e Letterature Neolatine dell’Università di Firenze) e Bruno Maier (Università di Trieste). La sua opera poetica venne pubblicata postuma nel 2011 sotto il titolo di Canzoniere dell’anima con una prefazione di Maurizio Cucchi.

 


Motivazione del conferimento del Premio:


La rilevante vicenda letteraria di Alessandro Miano, scrittore, giornalista, saggista nonché poeta (nato a Noto nel 1920, deceduto a Milano nel 1994) ha condotto la Giuria di questo Premio ad assegnare, con convinzione e grande onore, alla sua figura il riconoscimento di Premio alla Memoria.

Formatosi nell’ambiente della provincia siciliana nella prima metà del ‘900 visse alcuni dei momenti più cruciali e destabilizzanti del Secolo scorso quali, appunto, la dominazione del regime fascista, le leggi razziali e il secondo doloroso conflitto mondiale.

La sua opera poetica, dal titolo Canzoniere dell’anima, venne pubblicata postuma nel 2011, a distanza da diciassette anni dalla sua scomparsa. Nel capoluogo lombardo, assieme al fratello Guido, aveva dato impulso a un’intensa attività giornalistica, letteraria ed editoriale per mezzo della rivista “Davide” e in seguito all’attività editoriale che ancora oggi – con lo stesso spirito egregio e l’innato sano amore per le Lettere – prosegue.

Grande conoscitore della letteratura, ebbe il merito di precorrere i tempi anticipando, per mezzo della pubblicazione di loro testi su rivista, i nomi di alcuni poeti, scrittori e saggisti che poi sarebbero diventati celebri su scala nazionale e internazionale (Leonardo Sciascia, Pier Paolo Pasolini, Carlo Bo e numerosi altri).

Definito “poeta dell’assoluto” – definizione questa che può avvicinarlo al nostro conterraneo, l’anconetano Plinio Acquabona – la critica ha ravvisato nella sua produzione poetica un’ascendenza di autori notevoli della letteratura italiana eppure poco studiati e che difficilmente possono essere contenuti in etichette di definizione: Clemente Rebora e David Maria Turoldo.

Poesia melica e poesia-scandaglio delle complessità umane, nella quale è possibile intuire forme di viva tristezza che motivano un continuo e mai domo approfondimento interiore. Aspetti, questi, che maturano all’interno di un’esistenza che non fu così facile, imperniata sull’esilio dalla terra di Siracusa, aggravata dai drammi sociali del periodo e, più recentemente, dal dolore per la perdita della madre.

(Motivazione critica stilata da LORENZO SPURIO, Presidente del Premio)

 


 

Nota:

I presenti testi corrispondo a quelli pubblicati nell’opera antologica del Premio. E’ vietata la riproduzione in forma integrale e/o di stralci su qualsiasi tipo di supporto senza l’autorizzazione da parte dell’autore.





[1] Pubblicò in rivista i testi ancora inediti che sarebbero confluiti in Favole della dittatura.

[2] Pubblicò in rivista il testo allora inedito “Crocefissione”.

[3] Alessandro Miano, Canzoniere dell’anima, Guido Miano, Milano, 2011, p. 27.

[4] Alessandro Miano, Canzoniere dell’anima, Guido Miano, Milano, 2011, p. 42.

[5] Alessandro Miano, Canzoniere dell’anima, Guido Miano, Milano, 2011, p. 50.

[6] Alessandro Miano, Canzoniere dell’anima, Guido Miano, Milano, 2011, p. 72

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