venerdì 15 settembre 2023

Maria Costa


Maria Costa (1926-2016)

Premio Speciale "Alla Memoria"

VI edizione - 2017



Biografia dell'autrice:


Originaria del rione Case Basse di Paradiso a Messina, Maria Costa nacque nel 1926. Poetessa orale, anima vernacolare e cantrice del mare dello Stretto, è considerata una delle massime voci poetiche popolari degli ultimi tempi assieme a Ignazio Buttitta (Bagheria).

Le sue composizioni sono state spesso recitate pubblicamente e risultate oggetto di interesse anche da parte di emittenti impegnate in approfondimenti sulla poesia popolare o collegata al mare. Per la poesia ha pubblicato Farfalle serali (1972), Mosaico (1980), Scinnenti e muntanti (2003), Ventu cavaleri (2005) e Mari e maretta mentre per la narrativa le raccolte di racconti ‘A prova ‘ill’ovu (1989) e Cavaddu ‘i coppi (1993) e Àbbiru maistru (2013).[1]

Si sono dedicati e interessati all’attività letteraria della donna giornalisti, scrittori e critici, comprese alcune reti televisive straniere di Francia, Russia e Germania. Varie sono state e continuano ad essere le tesi di laurea su di lei (Università di Palermo, Messina, Catania, Siena, Udine, etc.)

Nel 2006 il suo nome venne iscritto nel registro dei “Tesori Umani Viventi” nel Patrimonio dell’UNESCO (Registro Eredità Immateriali della Regione Siciliana).

Il giovane regista messinese Fabio Schifilliti le dedicò un cortometraggio nel quale la poetessa racconta la sua infanzia e recita alcune liriche dal titolo Come le onde (disponibile in YouTube).

Numerosi i riconoscimenti ottenuti tra cui il Premio Lysicon (1990), il Premio Colapesce (1996), il Premio Marineo (2006), il Premio Città di Reggio Calabria (2009), il Premio Ignazio Buttitta (2012).

È deceduta a Messina nel settembre 2016. Pochi mesi dopo è nata l’Associazione “Centro Studi Maria Costa”, presieduta da Giuseppe Crea e della quale fanno parte del Direttivo due nipoti della donna, che ha come finalità quella di incentivare le attività di studio, ricerca e approfondimento sull’opera letteraria della poetessa con il tentativo di conservarne l’eredità e proporre iniziative in suo ricordo.

Ad agosto 2017 la Ats “Rinascita Gesso” di Gesso (ME) ha ideato e promosso la prima edizione del Concorso Letterario “Maria Costa” per poesie e racconti in dialetto siciliano coordinato dall’artista José Russotti.



Motivazione del conferimento del Premio:


In un’età come la nostra nella quale l’assordante egoismo e la frenesia dei media fanno da padroni, riscoprire e rileggere autori come Maria Costa, celebre come “poetessa dello Stretto”, è motivo di grande soddisfazione. La poetessa, nativa nel noto quartiere della Case Basse di Messina, si è sempre connotata strettamente al suo luogo natale e di esso ne ha conservato e tramandato ogni tipo di linguaggio, da quello più tipico del messinese, all’incantato e nevralgico amore per il mare nonché all’empatia con le genti, al profondo radicamento in un ambiente apparentemente di provincia eppure in sé particolarmente ampio e fecondo.

Con le sue liriche, che hanno una sedimentazione affabulatrice di canto popolare e di indagine sociale, la Costa ha dato voce al suo mare non mancando di parlare della marineria e delle sue tecniche, dei mestieri più legati a questo mondo e, in termini più recenti, anche ai poco felici episodi di annegamento di schiere di migranti. Con un tono lucido e un linguaggio fortemente visivo Maria Costa ha tramandato un vissuto a noi lontano, fatto di tradizioni, canti, formule rituali in un affiatamento simbiotico con la terra natale. Donna autentica dotata di un profondo pragmatismo non si è neppure risparmiata nel sottolineare idiosincrasie e problematiche dell’universo siciliano presenti dalla notte dei tempi, radicate in una filosofia di vita arcaica e spregiudicata.

Vernacolare di spiccate doti oratorie, indimenticabile nella sua versione poetica della leggenda amara di Colapesce, ne celebriamo il ricordo con il nostro Premio Speciale “Alla Memoria” incentivandone lo studio e la ricerca della sua mai doma attività letteraria che la consacra – senza restrizioni alcune – tra i maggiori poeti popolari del Belpaese.

A distanza di un anno dalla sua dipartita, quasi un allontanamento per mare dall’amata costa messinese, ci piace ricordarla nella quiete ordinata della sua casa, tempio di storia e di mito, massimo oracolo di un tempo disgregantesi: “La mia casetta/ è battuta dal mare,/ dal vento e dalla bufera;/ eppure nel maltempo/ io la trovo beata”.


 

(Motivazione critica stilata da LORENZO SPURIO, Presidente del Premio)

 


 

Nota:

I presenti testi corrispondo a quelli pubblicati nell’opera antologica del Premio. E’ vietata la riproduzione in forma integrale e/o di stralci su qualsiasi tipo di supporto senza l’autorizzazione da parte dell’autore.




[1] La gran parte delle opere della poetessa e delle edizioni sono state curate da Pungitopo Editrice di Messina.

[2] Maria Costa, ‘A prova ‘ill’ovu, Pungitopo, Messina, 1989, p. 66.

[3] Maria Costa, ‘A prova ‘ill’ovu, Pungitopo, Messina, 1989, p. 70.

[4]  Maria Costa, ‘A prova ‘ill’ovu, Pungitopo, Messina, 1989, p. 113.

[5] Maria Costa, Àbbiru maistru, Pungitopo, Messina, 2013, pp. 16-19.

[6] Maria Costa, Àbbiru maistru, Pungitopo, Messina, 2013, pp. 22-25.

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