Poeta, scrittore, critico letterario e
saggista. Si è laureato in Lettere all’Università di Roma, città nella quale vive da
molti anni. Come poeta venne segnalato da Aldo
Palazzeschi che scrisse la
prefazione alla sua prima silloge di poesie, Il leone non mangia l’erba (1974).
Da allora numerosissime sono state le pubblicazioni, tra cui: Le favole impudiche (1977), Passeggiate romane (1979), L’eredità infranta (1981), Caro Baudelaire (1983), L’educazione
permanente
(1992), La castità del male (1993), Lo specchio della
mente
(1999), Possibili errori (2000), Canzoni d’amore, di
passioni e di gelosia
(2002), Ultimi versi d’amore (2004), Diario Andaluz (2005), Abitare la cecità (2011), Poesie torinesi (2011), Sbarco clandestino (2011),…
Per la prosa, tra le varie opere, vanno ricordati Il romanzo di Tommaso
Campanella
(1996) e Mi faccio musulmano (2004).
Per la saggistica si è dedicato a vari ambiti della letteratura,
tra cui alle opere del Tasso, Quasimodo e alla poesia
italiana del nuovo millennio.
Ha collaborato con importanti riviste
letterarie tra cui «Il Belli», «Idea», «Poiesis», «Fermenti», «Poesia» e ha
fondato le riviste «Il Policordo», «Poetica» e «Polimnia».
Ha diretto e dirige varie collane di poesia e narrativa per diverse case
editrici tra cui
Lepisma.
Sulla sua produzione hanno scritto i
più grandi e riconosciuti critici, saggisti, scrittori e poeti tra cui Mario Praz,
Pier Paolo Pasolini, Italo Calvino,
Natalia Ginzburg, Mario Vargas Llosa, Giorgio Caproni, Giovanni Raboni, Tullio De Mauro, Claudio Magris, Maria Luisa Spaziani, Dacia Maraini,
Alberto Moravia, Mario Luzi,
Dario Bellezza e moltissimi altri.
È risultato vincitore in numerosi premi
letterari tra i quali l’ “Alfonso Gatto”, il “Calliope”, il “Città di Firenze”, il “Città di Venezia”,
il “Circe-Sabaudia”, l’ “Anco Marzio”, lo “Stresa”, il “Tarquinia-Cardarelli”,
il “Montale”, il “Camaiore”, il “Rhegium Julii”, la “Laurea Apollinaris”.
Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel 2004 gli ha assegnato la Medaglia d’Oro alla
Cultura. È
stato candidato al Premio Nobel dal Consiglio Regionale
della Calabria, da alcune Università, da molte Fondazioni. Molte sono le tesi di laurea sulla sua attività, anche in Francia e in
Germania.
Nel 2013, Rocco Paternostro e altri 45
professori di varie Università italiane hanno tenuto un Convegno su Dante
Maffia. Gli Atti sono pubblicati
dalla Casa Editrice Aracne di Roma. Molte anche le
monografie che gli sono state dedicate e i numeri speciali di riviste, tra cui La poesia come azione
e dizione
di Luigi Reina.
Motivazione del conferimento del Premio:
Dante
Maffia è tra gli autori più noti ed apprezzati nel panorama letterario odierno.
Aldo Palazzeschi curò la prefazione del suo primo libro, Leonardo Sciascia e
Dario Bellezza lo ritenevano uno dei maggiori poeti italiani. Ha dedicato tutta
la sua vita alla letteratura e allo studio. Maffia è anche narratore, saggista,
critico letterario e nel suo intenso percorso di scrittura è riuscito sempre a
produrre opere di qualità e di spessore. Il Presidente della Repubblica, Carlo
Azeglio Ciampi, nel 2004 lo ha insignito di Medaglia d’Oro per i suoi meriti
culturali, è tradotto in diverse lingue e ha ottenuto riconoscimenti nazionali
ed internazionali. ‘Rinnovamento’ è la parola chiave che identifica la sua
poesia, poiché Maffia non smette mai di mettersi in gioco, di sperimentare e di
scavare in profondità, di percepire ‘l’invisibile’, utilizzando l’essenzialità,
raccontando la vita nelle sue molteplici sfumature. Legato alla sua terra e
alle sue origini non dimentica mai la sua Calabria. Nel dialetto riesce a mantenere
viva l’identità dei luoghi cari dove è nato e cresciuto, a trovare rifugio ogni
volta che ne sente il bisogno. Le sue poesie sono canti d’amore e dedizione per
le cose, testimonianza di un tempo che non nasconde le sue ombre. Il pregio di
essere autentico, di esprimersi con schiettezza, ha dato negli anni i suoi
frutti ed è per questo che la Giuria del Premio Nazionale di Poesia “L’Arte in
Versi” ha deciso di attribuire il Premio alla Carriera. Un’attività letteraria
notevole che lo vede fare poesia senza mai essere scontato. Il suo è un
continuo viaggiare per il mondo e non è un caso che la tematica del viaggio sia
molto cara all’autore. La poesia aiuta a capire meglio chi siamo e Maffia sa
che di prova in prova, di parola in parola è in atto una rinascita.
Nota:
I presenti testi corrispondo a quelli pubblicati nell’opera antologica del Premio. E’ vietata la riproduzione in forma integrale e/o di stralci su qualsiasi tipo di supporto senza l’autorizzazione da parte dell’autore.
Nessun commento:
Posta un commento