venerdì 15 settembre 2023

Dante Maffia

 Dante Maffia (n. 1946)

Premio "Alla Carriera"

VI edizione - 2017 



Biografia dell'autore:

 

Poeta, scrittore, critico letterario e saggista. Si è laureato in Lettere all’Università di Roma, città nella quale vive da molti anni. Come poeta venne segnalato da Aldo Palazzeschi che scrisse la prefazione alla sua prima silloge di poesie, Il leone non mangia l’erba (1974). Da allora numerosissime sono state le pubblicazioni, tra cui: Le favole impudiche (1977), Passeggiate romane (1979), L’eredità infranta (1981), Caro Baudelaire (1983), L’educazione permanente (1992),  La castità del male (1993), Lo specchio della mente (1999), Possibili errori (2000), Canzoni d’amore, di passioni e di gelosia (2002), Ultimi versi d’amore (2004), Diario Andaluz (2005), Abitare la cecità (2011), Poesie torinesi (2011), Sbarco clandestino (2011),…

Per la prosa, tra le varie opere, vanno ricordati Il romanzo di Tommaso Campanella (1996) e Mi faccio musulmano (2004). Per la saggistica si è dedicato a vari ambiti della letteratura, tra cui alle opere del Tasso, Quasimodo e alla poesia italiana del nuovo millennio.

Ha collaborato con importanti riviste letterarie tra cui «Il Belli», «Idea», «Poiesis», «Fermenti», «Poesia» e ha fondato le riviste «Il Policordo», «Poetica» e «Polimnia». Ha diretto e dirige varie collane di poesia e narrativa per diverse case editrici tra cui Lepisma.

Sulla sua produzione hanno scritto i più grandi e riconosciuti critici, saggisti, scrittori e poeti tra cui Mario Praz, Pier Paolo Pasolini, Italo Calvino, Natalia Ginzburg, Mario Vargas Llosa, Giorgio Caproni, Giovanni Raboni, Tullio De Mauro, Claudio Magris, Maria Luisa Spaziani, Dacia Maraini, Alberto Moravia, Mario Luzi, Dario Bellezza e moltissimi altri.

È risultato vincitore in numerosi premi letterari tra i quali l’ “Alfonso Gatto”, il “Calliope”, il “Città di Firenze”, il “Città di Venezia”, il “Circe-Sabaudia”, l’ “Anco Marzio”, lo “Stresa”, il “Tarquinia-Cardarelli”, il “Montale”, il “Camaiore”, il “Rhegium Julii”, la “Laurea Apollinaris”.

Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel 2004 gli ha assegnato la Medaglia d’Oro alla Cultura. È stato candidato al Premio Nobel dal Consiglio Regionale della Calabria, da alcune Università, da molte Fondazioni. Molte sono le tesi di laurea sulla sua attività, anche in Francia e in Germania.

Nel 2013, Rocco Paternostro e altri 45 professori di varie Università italiane hanno tenuto un Convegno su Dante Maffia. Gli Atti sono pubblicati dalla Casa Editrice Aracne di Roma. Molte anche le monografie che gli sono state dedicate e i numeri speciali di riviste, tra cui La poesia come azione e dizione di Luigi Reina.



Motivazione del conferimento del Premio:

 

Dante Maffia è tra gli autori più noti ed apprezzati nel panorama letterario odierno. Aldo Palazzeschi curò la prefazione del suo primo libro, Leonardo Sciascia e Dario Bellezza lo ritenevano uno dei maggiori poeti italiani. Ha dedicato tutta la sua vita alla letteratura e allo studio. Maffia è anche narratore, saggista, critico letterario e nel suo intenso percorso di scrittura è riuscito sempre a produrre opere di qualità e di spessore. Il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, nel 2004 lo ha insignito di Medaglia d’Oro per i suoi meriti culturali, è tradotto in diverse lingue e ha ottenuto riconoscimenti nazionali ed internazionali. ‘Rinnovamento’ è la parola chiave che identifica la sua poesia, poiché Maffia non smette mai di mettersi in gioco, di sperimentare e di scavare in profondità, di percepire ‘l’invisibile’, utilizzando l’essenzialità, raccontando la vita nelle sue molteplici sfumature. Legato alla sua terra e alle sue origini non dimentica mai la sua Calabria. Nel dialetto riesce a mantenere viva l’identità dei luoghi cari dove è nato e cresciuto, a trovare rifugio ogni volta che ne sente il bisogno. Le sue poesie sono canti d’amore e dedizione per le cose, testimonianza di un tempo che non nasconde le sue ombre. Il pregio di essere autentico, di esprimersi con schiettezza, ha dato negli anni i suoi frutti ed è per questo che la Giuria del Premio Nazionale di Poesia “L’Arte in Versi” ha deciso di attribuire il Premio alla Carriera. Un’attività letteraria notevole che lo vede fare poesia senza mai essere scontato. Il suo è un continuo viaggiare per il mondo e non è un caso che la tematica del viaggio sia molto cara all’autore. La poesia aiuta a capire meglio chi siamo e Maffia sa che di prova in prova, di parola in parola è in atto una rinascita.

 

(Motivazione critica stilata da LORENZO SPURIO, Presidente del Premio)


 


 

Nota:

I presenti testi corrispondo a quelli pubblicati nell’opera antologica del Premio. E’ vietata la riproduzione in forma integrale e/o di stralci su qualsiasi tipo di supporto senza l’autorizzazione da parte dell’autore.

 


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