Silvio Bellezza (1941-2000)
Premio Speciale "Alla Memoria"
VIII edizione - 2019
Biografia dell'autore:
Silvio Bellezza nacque a Lanzo Torinese
(TO) nel 1941.
Collaborò saltuariamente a riviste
specializzate ed è stato redattore di Vernice.
Presente in numerose antologie e dizionari di Autori contemporanei, ha
collaborato con le case editrici Genesi di Torino e Miano di Milano.
Poeta e narratore, diede alle stampe i
volumi Il senso degli anni (1972), Parti di un monologo (1974), Sensa pressa (1979), La rivoluzione mancata (1985), L’alfabeto del silenzio (1989), Il libro degli echi (1991), Una pace precaria (1993) e La neve rossa (1999). Suoi versi sono stati tradotti in francese e
rumeno.
Per la saggistica letteraria ha dato
alle stampe Il leggio incantato
(1990) e Presenze poetiche del secondo
novecento in Piemonte, ne La poesia
contemporanea (1997).
È stato il più convinto promotore del
Premio Letterario di poesia e prosa Città di Lanzo di cui ha seguito tutte le
edizioni e che alla sua morte – avvenuta nella sua città nel 2000 – gli venne
dedicato.
Sulla sua opera poetica si sono
espressi, tra gli altri, Giorgio Barberi Squarotti, Sandro Gros-Pietro e Piero
Rachetto.
Motivazione del conferimento del Premio:
Silvio Bellezza, che non ha da essere confuso con il poeta romano Dario Bellezza, nacque a Lanzo Torinese nel 1941, in provincia di Torino. Ci ha lasciato una serie di volumi di poesia, in italiano e in dialetto, contenenti anche alcuni racconti, che sono stati pubblicati dalla casa editrice Genesi di Torino sotto la supervisione e l'incoraggiamento del critico letterario Sandro Gros-Pietro. Due gli elementi distintivi di Silvio Bellezza: l'amore indiscusso per la letteratura e la scrittura in genere e la passione per l'alpinismo. Molte sue opere hanno come ambientazione la montagna, da lui così tanto frequentata e scalata, alla ricerca, forse, di quel percorso ideale dell'uomo in ricerca di sé e di una altezza da scalare nella quale riconoscersi, passo dopo passo. Centrale tra le varie opere appare il volume La neve rossa dove, nella seconda parte dell'opera, si possono leggere avvincenti narrazioni brevi. La poetica di Bellezza è un misto di rimpianto e di aspirazioni al bello, vicina al tradizionalismo e pure curiosa anche verso le introduzioni della novità. Il tono, in alcune circostanze, non manca di essere leggermente polemico, altre volte ironico verso se stesso, altre ancora predilige la costruzione iterativa e interrogativa con la quale cerca di sondare possibili spiegazioni a questioni, aporie, e dilemmi che lo pervadono. Un approfondimento della sua opera ci ha condotto alla decisione, appoggiata dalla famiglia dello stesso nella persona della signora Pinuccia Bellezza Mattia e del Comune di Lanzo Torinese, di ricordarlo con il Premio Speciale “Alla Memoria”. Alcuni suoi componimenti trovano spazio nella nostra antologia del Premio per permettere una maggiore diffusione e conoscenza della sua pregevole opera letteraria.
(Motivazione critica stilata da LORENZO SPURIO, Presidente del Premio)
Nota:
I presenti testi corrispondo a quelli pubblicati nell’opera antologica del Premio. E’ vietata la riproduzione in forma integrale e/o di stralci su qualsiasi tipo di supporto senza l’autorizzazione da parte dell’autore.
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