Simone Cattaneo (1974-2009)
Premio Speciale "Alla Memoria"
IX edizione - 2020
Biografia dell'autore:
Simone Cattaneo
nacque a Saronno (VA) il 4 febbraio 1974 e nella stessa città, giovanissimo,
morì il 10 settembre 2009 a seguito di un atto autolesionistico. Poeta irriverente
e sfrontato dal linguaggio moderno e non catalogabile a particolari scuole,
nella sua poetica si avverte lo spirito libero, ribelle e refrattario al canone
convenzionale. Con la sua opera ha messo in luce tematiche di importante
contenuto che afferiscono non solo al disagio psico-emotivo e sociale ma anche
alle condizioni spolianti, difficili e incerte del giovane inserito nella
società d’oggi con le problematiche diffuse, da lui vissute in maniera
ossessiva, del dilemma esistenziale che si coniuga alla crisi di valori e alla
difficoltà di accoglimento in una società disattenta e frastagliata. Il motivo
della disoccupazione va senz’altro collocato in questa compagine di disturbi
che il poeta sente e di cui dà traccia nella sua produzione veloce, icastica, a
volte disturbante e cinica, spietata e chirurgica del contesto umano e sociale.
Le sue poesie
sono state accolte e pubblicate dalla rivista “Atelier” di Borgomanero (Novara)
diretta da Giuliano Ladolfi che ben lo conobbe e l’apprezzò; attorno a questa
rivista e al nome di Cattaneo gravitarono una serie di altri poeti che
condivisero con Cattaneo inquietudini tra cui Andrea Temporelli e Giorgio
Anelli, solo per fare alcuni nomi. Tra le altre riviste che pubblicarono suoi
versi figurano “La clessidra”, “Hebenon”, “Poesia”, “Letture”, “Graphie”,
“Tratti”, “Clandestino”, “La Mosca di Milano”, “Il primo amore”, “Ore piccole”.
Pubblicò le
opere Nome e soprannome (2001) e Made in Italy (2008). Sulla sua
opera poetica hanno scritto vari critici tra cui Roberto Roversi, Roberto
Carifi, Giuliano Ladolfi e, in tempi più recenti, Lorenzo Spurio, Davide
Brullo, Giorgio Anelli e altri.
Sebbene la sua presenza e poetica rimasero per lo più inosservate durante la sua breve vita, dopo il suo decesso una serie di iniziative, tra cui la pubblicazione di quella che potremmo definire la sua “opera omnia” ovvero Peace & Love (2012) e un numero monografico di “Atelier” a lui dedicato (il n°67 di settembre 2012), hanno cercato di imprimere un segno positivo nel cercare di ampliare il discorso critico, investigativo ed ermeneutico, attorno alla sua opera poetica. Sono andati in tal senso anche una serie di pubblicazioni di articoli su riviste e blog contemporanei, tra cui “Pangea” che gli ha dedicato, a più riprese, degli interventi ma anche un delicato saggio – più poetico, forse, che critico – di Giorgio Anelli dal titolo Di culto et orfico (2019).
Motivazione del conferimento del Premio:
La prematura morte di
Simone Cattaneo, poeta lombardo di Saronno, avvenuta nel 2009 non ha mai visto,
negli anni che sono seguiti, una disattenzione verso la sua esperienza poetica.
Tale circostanza, permessa per lo più da un novero di poeti-coetanei che ne
hanno incentivato lo studio e riproposto, su riviste e blog, il ricordo e
l’opera, si è rivelata degna dell’attenzione di questo Premio che, nelle vesti
dei Presidenti del Premio e del Presidente di Giuria, lette le composizioni del
poeta raccolte nell’opera omnia Peace
& Love, ha deciso di attribuirgli un Premio Speciale.
La poetica di Cattaneo
risulta disomogenea e difficilmente catalogabile, apparentemente ellittica ed
effusiva, enigmatica e imprendibile, a volte contorta e così troppo avvinta dal
quotidiano e dai fatti creduti banali.
In una poesia che
tendenzialmente si fa prosa allungando a dismisura i versi, Cattaneo ha
rinchiuso le pieghe di un tormento interiore dovuto alla frenetica capacità
ideativa, alla disillusione, a ombre che attanagliano i pensieri, finanche a
dilemmi di natura pratica, come la disoccupazione e la vita della marginalità.
In un’ottica completamente urbana la poesia si fa cronaca oggettiva di stadi
esperienziali e di ricerca, tra vagabondaggi e colloqui, possibili confronti,
ossessioni e paranoie.
Il contesto è quello di
una città disattenta e di una società impoverita e spersonalizzante, dove
l’uomo è automa e dove i singoli, pur che legati da un groviglio di rapporti
sociali, conducono esistenze appannate, rinchiuse.
Cattaneo con i suoi
versi inclementi e lucidi ha tratteggiato un’interiorità scissa e una società
improntata all’abuso, dominata dalla lotta e dalla prevaricazione, in un
momento di crisi di certezze, tanto proprie quanto collettive.
La sua esperienza
poetica risulta, alla luce di tale disanima nella quale Cattaneo ha un suo
proprio posto nel florilegio poetico italiano degli ultimi decenni, rilevante
e, dunque, necessita di essere conosciuta, approfondita e ricordata. Ne
celebriamo la Memoria con questo Premio Speciale con la speranza che ulteriori
investigazioni critiche attorno alla sua opera frastagliata e magmatica (dopo
il curioso e utile saggio di Giorgio Anelli) possano seguirne.
(Motivazione critica stilata da LORENZO SPURIO, Presidente del Premio)
Nota:
I presenti testi corrispondo a quelli pubblicati nell’opera antologica del Premio. E’ vietata la riproduzione in forma integrale e/o di stralci su qualsiasi tipo di supporto senza l’autorizzazione da parte dell’autore.
[1] Tutti i componimenti poetici riportati
– senza titolo per volere dell’autore – sono estratti da Simone Cattaneo, Peace & Love, Il Ponte del Sale, Rovigo, 2014.
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