(Grosseto, 1939 - Gorizia, 2023)
Premio Speciale “Alla Memoria”
XIII edizione del Premio – 2024/2025
Biografia dell’autrice:
Nata a Grosseto nel 1939, Anna Maria Fabbroni si trasferì nella città a Gorizia alla fine degli anni Cinquanta dove è deceduta nel 2023 all’età di ottantaquattro anni, lasciando un grande vuoto. Donna creativa e appassionata della vita, ha dedicato molto del suo tempo alla cultura e alla letteratura, con la scrittura di volumi di poesie, favole e racconti che ha pubblicato. Ha partecipato a numerosi premi letterari su tutto il territorio nazionale riscuotendo sempre grande successo sia dal pubblico che dalla critica che da qualificate giurie che, nel tempo, l’hanno sempre più premiata e apprezzata.
Era già presente, nel 1957-1958, fresca di studi in
ragioneria, nel capoluogo isontino, città con cui si sarebbe legata
indissolubilmente tanto la sua vita personale e professionale quanto quella di
letterata. Qui svolse vari lavori tra cui quello di dipendente della storica
fabbrica di dolciumi “Giulia” fino a trovare la sua occupazione definitiva alle
Poste, come postina inizialmente e come impiegata poi. Già questa attività le
aveva dato modo di conoscere tante persone e di farsi conoscere, ma il motivo
per il quale a Gorizia (e in realtà in tutta Italia) era nota ed apprezzata era
la sua eccezionale vena artistica. La Fabbroni, discendente di una poco nota
poetessa dell’età ottocentesca (Maria Virginia Fabroni di Tredozio, nel
Forlivese) e madre ella stessa di poetessa (la figlia Gloria ha coltivato con
la madre questo grande interesse e spesso la accompagnava in giro per l’Italia
nelle tante premiazione di concorsi in cui le sue opere si affermavano
distintamente ed ottenevano giudizi lodevoli) è stata, oltre che scrittrice e
poetessa anche autrice di testi teatrali, finanche ceramista e pittrice. Donna
a trecentosessanta gradi immersa nella bellezza e nelle arti.
Impossibile elencare tutti i riconoscimenti, anche
prestigiosi, ottenuti nel corso di decenni di copiosa e pregevole produzione.
Si potrebbe dire del premio nazionale “Roma Oggi”, vinto due volte, o del
“Giorgio La Pira” di Pistoia, anche questo ottenuto in più di un’occasione. O
ancora del premio “Lions Club” di Milano, o per restare in regione del premio
“Salotto dei poeti” di Trieste, vinto per ben cinque volte. L’ultima, il primo
premio per la poesia inedita “8 marzo: le mimose sono rosse” e menzione
speciale per l’haiku “Notte in bianco” nel 2023, non poté ritirarlo proprio per
l’avvenuto decesso.
La Fabbroni ha pubblicato anche nove raccolte, svarianti
racconti e favole per l’infanzia, due commedie. E alcuni suoi scritti sono
inseriti in antologie utilizzate nelle scuole medie.
Chi l’ha conosciuta la descrive e la ricorda amorevolmente
come persona assai positiva e benevola, amante della vita, particolarmente
entusiasta ed empatica. Tutto ciò si sposava al suo vero interesse verso
l’altro riversato nella collaborazione con molti enti culturali, assistenziali,
di comunità; collaborava con il Cisi (per gli Attori per Caso, assieme a Vito
Dalò), con il centro Tullio Crali, con l’associazione Nuovo Lavoro, con
l’Andos, solo per citare alcune associazioni.
Motivazione del conferimento del Premio:
Toscana di nascita,
adottiva di Gorizia sin dagli anni Sessanta, nel corso degli anni si è imposta
sullo scenario letterario nazionale riportando numerosi lusinghieri
riconoscimenti in premi (tra cui il celebre “Giorgio La Pira” a Pistoia nel
2014) e attestazioni dalla critica (citiamo, tra i tanti, che hanno parlato
lodevolmente della sua attività, Biagio Marin, Graziano Comite, Celso Macor e
Silvio Cumpeta) e dell’affezionato pubblico.
Curiosa ed esperta narratrice
di sé, ha percorso molti generi, dalla poesia all’haiku, dalla favola ai testi
pensati per la realizzazione scenica. Nel vasto repertorio di scritti non sono
mancati racconti per ragazzi toccando anche i generi fantascienza e fantasy.
Dotata di arguzia e di attenzione agli aspetti psicologici si è dedicata in
taluni casi anche all’approfondimento e alla critica testuale con una serie di
articoli e recensioni, pubblicati anche online.
Uno dei suoi ultimi
lavori, Me lo ricordo come fosse ieri!, contiene una serie di interviste da lei
fatte ad alcuni ospiti centenari di alcune case di riposo. Le memorie
personali, ricche di vicende della storia quali i ricordi delle guerre del
Novecento, diventano testamento vivido e congeniale per rileggere, a distanza
di anni, quei drammatici momenti.
Per la copiosità della
sua opera, per la trasversalità dei codici linguistici adoperati, per la sua
grande e sempre strenua difesa della parola e promozione del bello, riteniamo
di premiare con il nostro premio speciale “alla memoria” la poetessa Anna Maria
Fabbroni, valente anche in qualità di ceramista.
Nota:

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